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Sanremo Libera: 'Nuovo Cda, il pareggio di bilancio non basta'

24 agosto 2019 - 10:33

Sanremo Libera prende posizione sull'imminente nomina del nuovo consiglio di amministrazione del Casinò da parte del sindaco Alberto Biancheri.

Scritto da Amr
Sanremo Libera: 'Nuovo Cda, il pareggio di bilancio non basta'

L'imminente assemblea dei soci del Casinò, durante la quale sarà nominato il nuovo consiglio di amministrazione, è oggetto di analisi critica da parte di Sanremo Libera. In particolare, Maurizio Stefanucci e Alessandro Condò ritengono, in riferimento ai nomi circolati e confermati dallo stesso sindaco Alberto Biancheri, che “ancora una volta hanno dovuto essere premiati coloro che per motivi diversi lo hanno accompagnato nella sua gloriosa campagna elettorale. Certo c'era giustamente da soddisfare le aspettative di chi ha potuto convincere gli amici e i clienti a sostenere il sindaco” e si augurano che le scelte del sindaco “non vadano ad incidere sulla vita dei dipendenti della casa da gioco così come sull'indotto. In caso contrario, se nella malaugurata ipotesi  in cui il  Casinò dovesse peggiorare la propria situazione, certo diventerà molto dura” per Biancheri, a detta di Stefanucci e Condò, “spiegare che si sia trattato di un errore di scelte”.

IL PAREGGIO DI BILANCIO – Sanremo Libera si rivolge anche ai sindacati della Casa da gioco, richiamando la loro attenzione “sul significato del pareggio di bilancio nella gestione aziendale, più volte sbandierato come risultato virtuoso dai passati consigli di amministrazione”.
In vista del ritorno di Giancarlo Ghinamo al Casinò, forse nel ruolo di presidente, Sanremo Libera ricorda che “lui, da buon commercialista, è stato un forte sostenitore della politica del pareggio in primis. Per  carità, tutto giusto se si omette di considerare nell'analisi un dato fondamentale che è  quello della crescita economica dell'azienda. Nella fattispecie lo sviluppo dell'azienda casinò. 
Tutti sanno che in economia il pareggio di bilancio è  il risultato che si ottiene quando, nel corso di un anno o di un periodo, le uscite finanziarie sostenute pareggiano le entrate. Semplice.
Nelle recenti gestioni della casa da gioco, non ve ne sono state che non abbiano ottenuto questo risultato.
Per un'analisi più approfondita è  necessario però considerare con quale valore di entrate si consegue il pareggio. In particolare, guardando solo negli ultimi dieci anni  il casinò è  passato a circa 100 milioni di introiti a circa 45.  Praticamente in un tempo considerato brevissimo nella logica di una normale gestione, ha perso più del 50 percento del fatturato! Se si dovesse giudicare la capacità gestionale di chi ha condotto l'azienda, considerando quindi la capacità di farla crescere, bisognerebbe evitare il perseverare di certe scelte. Se il pareggio di bilancio sarà di nuovo l'obiettivo primario della gestione, non c'è problema: continueremo a scendere nel fatturato o ben che vada ci fermeremo a quanto raggiunto e qualcuno continuerà a vantarsi che i conti tornano. Biancheri ci dica come può evitare che il Casinò diventi inesorabilmente una grande sala slot. In questi ultimi cinque anni e nelle recenti scelte ha dimostrato di non aver le idee chiare”.

 

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