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Governo giallorosso, il dossier Campione a Di Maio?

23 agosto 2019 - 15:34

Trattative in corso tra Movimento 5 Stelle e Pd per la nascita di un governo giallorosso: al Viminale potrebbe arrivare Luigi Di Maio.

Scritto da Anna Maria Rengo
Governo giallorosso, il dossier Campione a Di Maio?

Il condizionale è decisamente d'obbligo, tanto più che non è, al momento, assolutamente certo che al posto di un governo gialloverde nascerà uno giallorosso. Ma qualche passo avanti è stato fatto. Tant'è, che in vista del nuovo giro di consultazioni da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (a partire da martedì 27 agosto), il primo incontro tra le delegazioni del Movimento 5 Stelle e del Pd pare abbia avuto un esito abbastanza positivo, e si sta lavorando per arrivare in Quirinale con un programma condiviso.

Ma, se fosse trovato un accordo, sulla base del quale la Lega passerà ai banchi dell'opposizione e non si andrà a elezioni anticipate, quale potrebbe essere la squadra di governo? Ovviamente, l'attenzione dei casinò è focalizzata soprattutto su colui che sarà alla guida del Viminale, avendo la delega alla vigilanza sulle Case da gioco. Attenzione mille volte più accentuata a Campione d'Italia in considerazione del fatto che la relazione tecnica del commissario straordinario del Casinò, Maurizio Bruschi, sulle strade che possono essere percorse per riaprire la struttura, chiusa dal 27 luglio 2018, ossia da quando il tribunale di Como ha disposto il fallimento per insolvenza della sua società di gestione, è stata appunto consegnata al Viminale. Una sentenza, quella del tribunale lariano,  peraltro annullata dalla Corte d'appello di Milano e a sua volta oggetto di due ricorsi in Cassazione, ma nulla di sostanziale, da allora è cambiato: dal 27 luglio dello scorso anno la struttura è chiusa e si deve capire se e come risanare l'attuale società di gestione, o se e come costituirne una nuova.

Ebbene, il totonomi per il nuovo governo vede Luigi Di Maio alla guida del ministero dell'Interno. Un "nome" ovviamente tutto da verificare e sul quale è anche difficile esprimere un primo giudizio, circa i passi che vorrà compiere per risolvere la drammatica vicenda che investe non solo il Casinò e i suoi lavoratori, ma l'intera comunità. Non è certo un mistero che Di Maio non veda di buon occhio il settore del gioco e che sia stato il paladino del dvieto di pubblicità dello stesso, un risultato ottenuto con il decreto Dignità dello scorso anno.

Ma la situazione di Campione d'Italia ha evidentemente una specificità che va oltre le giuste preoccupazioni di prevenire e combattere il gioco patologico. Si tratta di assicurare la sopravvivenza di un'exclave italiana in terra elvetica e di una comunità ormai in ginocchio, nonché di dare compimento ad atti previsti da leggi volutate e votate sia da Lega e Movimento 5 Stelle che fissavano i paletti per poter procedere alla riapertura del Casinò. 

Altro ministero chiave è certamente quello dell'Economia e delle Finanze, la cui guida potrebbe essere affidata a Carlo Cottarelli

Ma naturalmente, i giochi della politica sono tutt'altro che fatti. Resta da capire quale sarà la strategia della Lega e, tema oggetto di grande preoccupazione soprattutto a Campione, se il Quirinale sarà costretto a sciogliere le Camere e a chiamare gli italiani a nuove elezioni, a novembre. Questa, per Campione, sarebbe lo scenario peggiore, in considerazione del fatto che tutto sarebbe messo in stand by. O quasi. La relazione di Bruschi può comunque essere oggetto di valutazione tecnica da parte del Viminale, tanto più che il governo attuale resterebbe comunque in carica per il disbrigo degli affari correnti, ma se per dare corso alle sue indicazioni fosse necessario un passaggio parlamentare, l'iter sarebbe con ogni probablità destinato a bloccarsi.

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