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Casinò di Campione: verso l'ipotesi di incarico a Bruschi

16 agosto 2019 - 14:10

Continua l'attesa di Campione d'Italia per una soluzione politica della vicenda Casinò: mentre prende piede l'ipotesi di incarico a Bruschi.

Scritto da Ac
Casinò di Campione: verso l'ipotesi di incarico a Bruschi

La situazione che riguarda il Casinò di Campione d'Italia continua a essere particolarmente scura, anche a causa della crisi di governo che è finita inevitabilmente col pesare in negativo anche sull'eventuale soluzione politica tanto attesa da (ex) dipendenti e sindacati, e dall'intera comunità. Eppure, nonostante il periodo, sembrano intravedersi alcuni segnali di schiarita: anzi, forse proprio a causa delle attuali vicissitudini, che potrebbero portare l'esecutivo verso l'adozione di una soluzione tampone, più rapida e meno complessa da affrontare. L'ipotesi che sta circolando in queste ultime ore in ambienti ministeriali sarebbe proprio quella di affidare l'incarico di gestire la casa da gioco allo stesso Maurizio Bruschi, già commissario straordinario scelto dal ministero per “elaborare un programma di risanamento del gestore, ovvero di valutare la sussistenza delle condizioni per l’individuazione di un nuovo soggetto giuridico per la gestione della casa da gioco”.

Obiettivo, questo, già raggiunto dal Commissario, che come noto ha presentato già qualche settimana fa la sua relazione nella quale compaiono diverse possibili ipotesi di gestione.
Ebbene, la “soluzione tampone” di mettere tutto nelle mani di Bruschi, eviterebbe al gabinetto del Ministero dell’Interno di avviare un nuovo iter, proseguendo sulla scia di quanto già avviato. Anche se, come indicato anche dal Corriere di Como, per la nomina formale servirebbe anche l’ok da parte del Mef, in un periodo tutt'altro che favorevole per i rapporti interministeriali. Anche se la soluzione potrebbe passare comunque per gli ambienti leghisti, tenendo conto del ruolo di spicco rivestito dall'uomo forte del Carroccio, Massimo Garavaglia, attuale vice ministro dell'Economia che potrebbe gestire la pratica Campione per il Mef.
Nel caso in cui la soluzione Bruschi dovesse andare in porto, tuttavia, per rimettere in pista il Casinò di Campione ci sarebbero molte altre questioni da risolvere, a partire dall'imminente entrata in vigore della direttiva europea e del regolamento doganale, prevista dal 1° gennaio 2020. Per una serie di costi e problematiche aggiuntive che sorgerebbero per la casa da gioco dell'enclave. Non a caso il commissario prefettizio, Giorgio Zanzi, ha chiesto formalmente lo slittamento di due anni dell’entrata in vigore del regolamento, in modo da poter avere tempo di studiare accordi specifici con la Svizzera.
Insomma, la questione è ancora aperta per il Casinò e nonostante il permanere dell'oscurità e le ulteriori nubi che gravitano all'orizzonte, sembra percepirsi qualche lieve schiarita. Con la partita più importante che si gioca però a Roma, tra il Viminale e Via Venti Settembre.

 

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