Sanremo Libera al sindaco: 'Nel direttivo cainò solo persone capaci'
Sanremo Libera chiede al primo cittadino, Alberto Biancheri, di nominare persone capaci alla guida della casa da gioco rispetto agli scorsi 5 anni.
Scritto da Ca
“Guardando alle prospettive di crescita, le avevamo espresso la preoccupazione per il futuro dell'azienda e auspicavamo che la stessa venisse condotta da persone preparate che avessero dimostrato competenza oltre ogni dubbio, anche al di là degli esercizi utili a far quadrare i numeri ed a prescindere dalla loro appartenenza politica. Credevamo che si dovesse superare la logica della scelta a tutti i costi delle persone ,"vicine", individuando invece solo persone con comprovate capacita'. Ma i buoni intenti che avevate palesato sembrano già disattesi. Aspettiamo risposte”. Sanremo Libera, col suo presidente Maurizio Stefanucci e l'esponente Alessandro Condò, si rivolge così al sindaco della città ligure, Alberto Biancheri, in riferimento al tema all'ordine di giorno: gli incarichi per il consiglio direttivo della casa da gioco.
Le prospettive, pare, fossero ben altre: “Sull'argomento le abbiamo scritto anche in privato, ma non ha ritenuto meritevole una risposta – spiegano – e, anzi, raccogliendo con attenzione giudizi e pareri all'interno del Casino, guardando con obiettività ai risultati ottenuti in passato, alla preparazione e alla visibilità internazionale, avevamo persino condiviso con Lei la stima verso una persona non proveniente dalle nostre fila politiche e questo a dimostrazione che si voleva il meglio al di là del cappelli politici. Ma secondo quanto apprendiamo, le conclusioni saranno totalmente differenti dalle premesse”.
In odore di nomina ci sarebbero i soliti nomi e personaggi noti, “che con puntualità impeccabile riappaiono nel firmamento dell'amministrazione delle cose cittadine. Nessuno valuta i risultati da essi ottenuti in passato, nessuno chiede loro quali siano le loro idee rispetto alle responsabilità che andranno a prendere”.
I dati e le soluzioni adottate finora non soddisfano nessuno: “Negli ultimi 5 anni, la scelta da lei effettuata per la nomina dei direttori generali dell'azienda casinò, ha solo portato un dispendio di denaro pubblico ( oltre un milione di euro) senza un ritorno che potesse far crescere l'azienda. Queste sono valutazioni oggettive. Stessa attenzione è necessaria se si considera il dir poco precario stato di salute della maggior parte delle società partecipate nelle quali i "suoi" uomini hanno governato in questi ultimi 5 anni”, concludono Condò e Stefanucci.