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Lega: 'Casinò St. Vincent, dichiarazioni improvvide da Pulz'

31 maggio 2019 - 13:21

La Lega Vallée d'Aoste ritiene improvvide le dichiarazioni della consigliera Daria Pulz sul bilancio del Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Redazione
Lega: 'Casinò St. Vincent, dichiarazioni improvvide da Pulz'

"Stupore" per le "le esternazioni sulla situazione del Casinò de la Vallée rilasciate dalla consigliera regionale Daria Pulz". Lo esprime la Lega Vallée d'Aoste, secondo la quale "con la presunzione di conoscere approfonditamente una materia complessa quale è il diritto fallimentare, la consigliera si è lasciata andare in dichiarazioni che altro non fanno che rendere sempre più critica una situazione di per sé molto complessa e che lasciano trapelare che il fine ultimo di queste sia meramente un becero fine politico e non già una analisi approfondita dello schema di bilancio della società".

LA POSTERGAZIONE DEL DEBITO - In merito alla postergazione del debito citata dalla consigliera, la Lega ricorda che "si tratta di una procedura insita nel finanziamento stesso da parte del Socio. Infatti già nel progetto di bilancio al 31 dicembre 2017 l’avvocato Giulio Di Matteo, allora amministratore unico della Casinò Spa, aveva precisato nel documento di bilancio come la postergazione del debito nei confronti di Finaosta fosse di fatto una disposizione prevista dalla relativa normativa (articolo 2467 del codice civile), quindi non certo una 'decisione arbitraria dell’amministratore di fiducia dei leghisti', come invece insinuato dalla consigliera Pulz".

I SOLDI AL CASINO - Inoltre la consigliera "forse ignora che il concordato non è una 'procedura inventata dalla Lega per regalare 48 milioni di euro al Casinò', bensì una procedura concorsuale prevista dalle norme in materia di diritto fallimentare, nonché l’unica alternativa possibile al fallimento.
Per quanto riguarda il 'millantato regalo', vale la pena evidenziare che il commissario giudiziale ha già invitato il Socio a valutare ogni azione necessaria per salvaguardare l’integrità del valore del credito postergato (ad esempio con opportune operazioni che riguardino anche il patrimonio netto della società).

L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO - Infine, ci preme ricordare alla consigliera Pulz che l’approvazione del bilancio del Casinò non è più una questione di competenza politica, ma tecnica, tant’è vero che si pone sotto l’egida del Tribunale e con la vigilanza del commissario giudiziale. Ritenere perciò che il bilancio sia 'un bilancio che fa acqua da tutte le parti' è un’affermazione che non colpisce la Lega Vallée d’Aoste, ma lede l’autorevolezza del Tribunale e la vigilanza del commissario giudiziale, nonché la stessa procedura concordataria. Commissario che, tra l’altro, si è già espresso positivamente in merito all’approvazione del bilancio stesso".

LE CONSEGUENZE DEL FALLIMENTO - Inoltre, secondo la Lega "parlare con tale leggerezza del fallimento della nostra Casa da gioco non solo non tiene conto dell’impatto devastante che questo avrebbe nei confronti dei dipendenti e delle loro famiglie, ma nemmeno delle ripercussioni negative in termini di indotto su tutta l’area, ivi comprese quindi le attività che vi ruotano attorno. In ultimo, sorge spontanea una domanda: la consigliera Pulz, che è anche insegnante, spiegherebbe dei concetti così complessi ai suoi alunni senza averli prima adeguatamente approfonditi? Forse, prima di lanciarsi in dichiarazioni improvvide, avrebbe potuto, e dovuto, confrontarsi con i deputati uffici della Regione, dove lavorano persone competenti e disponibili a chiarire ogni dubbio interpretativo".

 

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