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Campione d'Italia, ritirati gli emendamenti al Dl Crescita

21 maggio 2019 - 10:44

Nulla da fare, per ora, per quanto riguarda gli emendamenti al decreto Crescita su Campione d'Italia.

Scritto da Anna Maria Rengo
Campione d'Italia, ritirati gli emendamenti al Dl Crescita

Doccia fredda, ma solo per ora, per quanto riguarda gli emendamenti al decreto crescita che sono stati presentati alle commissioni riunite Bilancio e Finanze e che si riferiscono a Campione d'Italia. Se nel fascicolo provvisorio degli emendamenti che oggi 21 maggio veranno esaminati ne figuravano tre, gli stessi non compaiono più in quello definitivo, in quanto ritirati.

IL CONTRIBUTO SU CAMPIONE - In due emendamenti identici, i deputati della Lega Comaroli, Bellachioma, Gusmeroli, Cavandoli, Vanessa Cattoi, Covolo, Cestari, Ferrari, Gerardi, Frassini, Alessandro Pagano, Pretto, Paternoster, Ribolla, Tarantino, Tomasi e quelli del Movimento 5 Stelle Currò, Trano, Faro chiedevano che "a decorrere dal 2019, al comune di Campione d'Italia è corrisposto un contributo, nel limite massimo di 5 milioni di euro annui, per le esigenze di bilancio, a valere sulle somme stanziate sul capitolo 1379, denominato 'Contributo straordinario al comune di Campione d'Italia', dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'interno". Gli stessi sono stati ritirati in quanto al momento inammissibili, ma si sta valutando la loro presentazione sotto forma di emendamento del relatore, a partire dalla prossima settimana.

LE RATE DEI MUTUI - Sempre la Lega, con un altro emendamento a firma Comaroli, Bellachioma, Gusmeroli, Cavandoli, Vanessa Cattoi, Covolo, Cestari, Ferrari, Gerardi, Frassini, Alessandro Pagano, Pretto, Paternoster, Ribolla, Tarantino, Tomasi, prevedeva che "in considerazione della grave crisi di liquidità del comune di Campione d'Italia, è sospeso per ventiquattro mesi, il pagamento delle rate in ammortamento degli anni 2019 e 2020, per la quota capitale e la quota interessi, di mutui e prestiti obbligazionari del comune stesso. La sospensione comporta il prolungamento di ventiquattro mesi dei mutui e dei prestiti obbligazionari interessati dalla manovra, senza applicazione di interessi e sanzioni". L'emendamento non risulta, allo stato attuale, neanche presentato e anche per esso si prospetta una eventuale presentazione da parte del relatore.

 

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