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Consiglio Valle, tutti rinviati gli atti sul Casinò di St. Vincent

10 maggio 2019 - 13:45

Rinviata la discussione da parte del Consiglio Valle dei punti all'ordine del giorno relativi alla Casa da gioco valdostana.

Scritto da Amr
Consiglio Valle, tutti rinviati gli atti sul Casinò di St. Vincent

I punti all'ordine del giorno sul Casinò di Saint Vincent erano tanto numerosi quanto "caldi", soprattutto alla luce del fatto che i soci dovrebbero approvare il bilancio consuntivo 2018 (che si è chiuso con un passivo di 53 miliolni di euro), ma non si sa che ancora una volta la proprietè concederà una proroga, come già fatto negli anni precedenti. Tuttavia, tre giorni di lavori del Consiglio Valle (dal 7 al 9 maggio) sono stati sufficienti solo a parlare della convalida del neo consigliere regionale Uv Flavio Peinetti prima e della quotazione in Borsa della Cva. Per tutti gli altri 75 punti, ci sarà da aspettare la prossima seduta, convocata per il 22 e il 23 maggio.

GLI ATTI RINVIATI - Il governo regionale "ha deciso di concedere" anche quest'anno "la proroga del termine di approvazioe del bilancipo" alla società di gestione del Saint Vincent Resort & Casino? Questo il quesito che i consiglieri regionali valdostani di Mouv' Roberto Cognetta ed Elso Gerandin pongono alla giunta Fosson, in una interrogazione a risposta immediata.

In premessa, i due consiglieri di minoranza tengono conto del fatto che "ad oggi la Casino de la Vallèe Spa è interessata dal percorso di definizione della procedura di concordato in continuità per cui prossimamente sottoporrà al vaglio dei creditori la relativa proposta concordataria" e rilevano "l'importanza fondamentale perl'azienda Casino de la Vallèe che tutte le attività propedeutiche all'omologa della procedura concordataria possano concludersi positivamente secondo i dettami previsti dalla regolamentazione vigente im materia".
La scadenza per l'approvazione del bilancio di esercizio 2018 si approssima, considerano i consiglieri, che ricordano che "negli ultimi anni la proroga dei termini di presentazione è stata sempre richiesta e accordata dal socio".

I CREDITI VANTATI DA FINAOSTA - Elso Gerandin, consigliere di Mouv', punta l'accento, nella sua interrogazione, sull'"Individuazione di percorsi per il recupero dei crediti vantati da Finaosta nei confronti della Casino Spa", in tema sul quale, in verità, si era espresso anche l'amministratore unico della Casa da gioco, Filippo Rolando. "Considerato che nel piano di concordato per la società Casinò accolto dal Tribunale si legge: 'Il percorso concordatario si strutturerà mediante la continuità aziendale e consentirà di assicurare ai creditori il miglior soddisfacimento delle loro ragioni' e che fra i creditori da assicurare non ci sarà Finaosta" e visto che "i creditori chirografari non verranno integralmente rimborsati e che Finaosta ad oggi è qualificata come creditore postergato", Gerandin interroga la giunta regionale per conoscere se "vi siano già percorsi proposti da Finaosta o Regione, eventualmente condivisi, ma che ipotizzino una tempistica e una conclusione finale in merito ai 48 milioni al momento 'prestati' alla Casinò".

IL DEPREZZAMENTO DEL VALORE IMMOBILIARE E DEI BENI - Alberto Bertin, di Rete Civica - Alliance Citoyenne, interroga invece il governo regionale sul "Deprezzamento del valore immobiliare della Casinò de la Vallée Spa e dei beni annessi", altro tema su cui Rolando aveva fornito delle delucidazioni. "Appreso dai mezzi di informazione che il valore immobiliare del Casinò de la Vallée e dei beni annessi (compreso il Grand Hôtel Billia) è passato da 102,7 milioni di euro - valutazione successiva alla ristrutturazione costata circa 140 milioni - a 23 milioni del piano di concordato preventivo; constatato altresì che il costo della procedura di concordato della Casinò de la Vallée Spa è stato di circa 4 milioni di euro e che ha necessitato di collaborazioni esterne alla sopraccitata società", Bertin chiede se il governo regionale "sia a conoscenza delle ragioni che hanno determinato l'ingente deprezzamento del valore immobiliare dei beni citati in premessa di proprietà regionale" ma anche "se sia a conoscenza del numero, del dettaglio delle relative spese, e delle modalità con le quali sono stati individuati gli incarichi esterni affidati dall'amministratore unico della Casinò de la Vallée spa dalla sua nomina, ottobre 2018, ad oggi" e "notizie in merito ai 48 milioni di euro di finanziamenti erogati dalla finanziaria regionale Finaosta al Casinò de la Vallée".

 

L'EVOLUZIONE DEL PERCORSO CONCORDATARIO - L'ex assessore leghista alla Finanze Stefano Aggravi, propulsore del percorso concordatario e oggi sui banchi della minoranza, chiede al nuovo governo regionale, in una interpellanza, i suoi intendimenti in merito all'evoluzione dello stesso.
In dettaglio, Aggravi vuole sapere dal gverno regionale tutto e in particolare dal suo presidente Antonio Fosson "a quanto ammontano le risorse pubbliche concesse alla Casinò de la Vallée sia in forma diretta (e.g. aumenti di capitale) che indiretta per mezzo della Finaosta (i.e. finanziamenti), che a qualsiasi altro titolo nel periodo intercorso dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2018; a quanto ammonta l'impatto sul bilancio regionale in termini di accantonamenti determinati a fronte delle perdite di esercizio generate dalla Casinò de la Vallée con riferimento agli esercizi intercorrenti dal 2010 al 2018; se è stato effettivamente costituito il gruppo di esperti interni all'Amministrazione ed alla finanziaria regionale per verificare la situazione della Casinò de la Vallée ed in caso di risposta positiva quale sia l'attività che sta conducendo e come questa si coordini con la c.d. "cabina di regia" a suo tempo costituita" e "quali siano gli intendimenti dell'attuale governo regionale sull'evoluzione del percorso concordatario ed in particolare se sia intenzione dello stesso governo regionale sostituire l'attuale governance della Casinò de la Vallée".

 

In premessa, Aggravi prende atto "dell'informazione fornita nel corso dell'ultima seduta consigliare da parte dell'assessore competente circa l'ammontare complessivo tra imposte e decadi versate alla Regione da parte della Casinò de la Vallée nel periodo intercorrente tra il 2012 ed il 2018" ma ritiene tuttavia necessario "dover completare il quadro di sintesi delle risorse che il socio Regione ha fornito nel tempo alla Casinò de la Vallée in termini di aumento di capitale e/o altre forme di sostegno finanziario, nonché di conferimenti immobiliari e lavori di ristrutturazione degli immobili conferiti alla stessa società". Inoltre, occorre "avere contezza degli investimenti che il socio Regione ha sostenuto negli ultimi anni, anche con riferimento al loro impatto sul bilancio regionale", tenuto conto "del fatto che ad oggi la Casinò de la Vallée è interessata dal percorso di definizione della procedura di concordato in continuità per cui prossimamente sottoporrà al vaglio dei creditori la relativa proposta concordataria" e preso atto che "l'attuale governance della società è stata interessata dall'apertura di un fascicolo di indagine per omesso versamento di ritenute, temporalmente relative alla gestione precedente e direttamente interessate dalla procedura concordataria". Aggravi ricorda inoltrre di aver appreso "dagli organi di stampa che a seguito di quanto descritto al punto precedente l'attuale presidente della Regione ha confermato la costituzione di un gruppo di esperti interni all'Amministrazione ed alla finanziaria regionale al fine di verificare la situazione della Casinò de la Vallée" e tiene conto del fatto che "a suo tempo l'attuale governo regionale aveva già formato una c.d. 'cabina di regia' - costituita da un esponente di ogni forza politica con delle capacità particolari - per poter seguire l'evolversi del dossier Casinò de la Vallée". Nella sua articolata premessa, il consigliere ricorda inoltre le notizie di stampa "circa la possibilità che l'attuale governo regionale potesse procedere al cambio dell'attuale governance della Casinò de la Vallée" e rileva "l'importanza fondamentale per l'Azienda Casinò de la Vallée che tutte le attività propedeutiche all'omologa della procedura concordataria possano concludersi positivamente secondo i dettami previsti dalla regolamentazione vigente in materia". 

 

 

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