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Campione d'Italia, ufficiale l'inclusione nel territorio doganale Ue

25 marzo 2019 - 10:04

Pubblicata la direttiva del Consiglio che include Campione d'Italia nel territorio doganale dell'Unione europea.

Scritto da Anna Maria Rengo

Era ovviamente attesa e già stata annunciata. Sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi 25 marzo è però arrivata l'ufficialità, con la pubblicazione della "Direttiva (Ue) 2019/475 del Consiglio (dell'Unione europea), del 18 febbraio 2019, recante modifica delle direttive 2006/112/Ce e 2008/118/Ce per quanto riguarda l'inclusione del comune italiano di Campione d'Italia e delle acque italiane del Lago di Lugano nel territorio doganale dell'Unione e nell'ambito di applicazione territoriale della direttiva 2008/118/Ce".

LA TEMPISTICA - Entro il 31 dicembre 2019, si legge nella direttiva, gli Stati membri adottano e pubblicano le misure necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi ne informano immediatamente la Commissione. Essi applicano tali misure a decorrere dal 1° gennaio 2020.

L'ITER - La direttiva ripercorre l'iter che ha portato alla sua redazione: "Con lettera del 18 luglio 2017, l'Italia ha chiesto che il comune italiano di Campione d'Italia e le acque italiane del Lago di Lugano siano inclusi nel territorio doganale dell'Unione ai sensi del regolamento (Ue) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio nonché nell'ambito di applicazione territoriale della direttiva 2008/118/Ce del Consiglio ai fini dell'accisa, lasciando nel contempo tali territori al di fuori dell'ambito di applicazione territoriale della direttiva 2006/112/Ce del Consiglio ai fini dell'imposta sul valore aggiunto. Il comune italiano di Campione d'Italia, un'exclave italiana nel territorio della Svizzera, e le acque italiane del Lago di Lugano dovrebbero essere inclusi nel territorio doganale dell'Unione in quanto le motivazioni storiche che ne giustificano l'esclusione, quali l'isolamento e gli svantaggi economici, non sono più pertinenti. Per gli stessi motivi, detti territori dovrebbero essere inclusi nell'ambito di applicazione territoriale della direttiva 2008/118/Ce. L'Italia desidera tuttavia mantenere l'esclusione di tali territori dall'applicazione territoriale della direttiva 2006/112/Ce, in quanto ciò è essenziale per garantire condizioni di parità fra gli operatori economici stabiliti in Svizzera e nel comune italiano di Campione d'Italia attraverso l'applicazione di un regime di imposizione indiretta locale, in linea con l'imposta sul valore aggiunto svizzera. La presente direttiva dovrebbe essere strettamente connessa al regolamento (Ue) 2019/474 del Parlamento europeo e del Consiglio. Di conseguenza, le misure nazionali di recepimento necessarie per conformarsi alla presente direttiva dovrebbero applicarsi dalla data di applicazione di tale regolamento".
 
LA PREOCCUPAZIONE DEI CAMPIONESI - L'attuazione della direttiva, con l'arrivo di un valico doganale all'ingresso della cittadina lacustre, preoccupa fortemente i campionesi, già alle prese con le mega difficoltà derivanti dalla chiusura del Casinò Campione. A tale proposito, dopo l'assemblea pubblica dei giorni scorsi, i cittadini hanno inviato una lettera alle istituzioni nazionali, europee ed elvetiche, chiedendo la revoca o la sospensione della direttiva stessa. 
 

Nella lettera, i cittadini evidenziano che la direttiva comunitaria in questione rischia "di compromettere irrimediabilmente i rapporti tra la confinante Confederazione Elvetica ed il Comune di Campione d’Italia, tenuto conto del fatto che non appare ragionevolmente accettabile che una normativa, che tanto incide sulla vita e sugli usi di Campione e dei suoi abitanti, possa essere resa operativa in assenza di preventivo accordo sulle relative modalità e condizioni di applicazione con la circostante Svizzera e Canton Ticino.
A fronte della secolare astensione italiana dall’esercizio della sovranità doganale nazionale sul territorio di Campione d’Italia (successivamente riconosciuta dalla legislazione dell’Unione Europea), e sulla base dell’altrettanto secolare corrispettivo esercizio di sovranità doganale svizzera sul medesimo territorio, si è consolidata una consuetudine internazionale bilaterale italo-svizzera avente ad oggetto l’esercizio della sovranità doganale da parte della Confederazione Elvetica sul territorio di Campione d’Italia".

Nella lunga e articolata missiva, i cittadini sottolineano che "appare di tutta evidenza che l’attuazione applicativa della nuova direttiva comunitaria determinerà l’immediata interruzione degli stretti rapporti di collaborazione e di buon vicinato con la Svizzera, comportando inevitabilmente la cessazione di tutti i servizi pubblici essenziali che oggi vengono garantiti agli abitanti di Campione dal Canton Ticino, senza peraltro possibilità di essere erogati dalle strutture italiane, con gravissime ripercussioni nell’ambito funzionale e socio economico degli stessi abitanti.

Occorre sottolineare che l'interruzione dei numerosi servizi pubblici essenziali e l’inevitabile insorgenza di una barriera doganale al confine del paese, avrà un effetto estremamente pregiudizievole per i relativi abitanti, i quali si troveranno di fatto confinati nel proprio ristretto ambito territoriale, senza poter contare, peraltro, sulla possibilità di associarsi e/o consorziarsi agli altri Comuni svizzeri limitrofi".

In considerazione delle "inevitabili conseguenze negative che questa nuova direttiva determinerà in concreto sul territorio di Campione d'Italia e sui suoi abitanti", si chiede dunque "di voler intervenire sollecitamente affinché venga annullato o quantomeno sospeso il processo di attuazione della direttiva comunitaria Ue n. 2018/0124 e di voler prontamente intervenire presso la competente sede europea al fine di sospendere l’efficacia della predetta direttiva 0124/2018, nonché abrogarla definitivamente".

 

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