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Pd: 'Casinò Venezia, non basta ristrutturazione di Ca' Noghera'

23 febbraio 2019 - 10:24

Il Pd di Venezia ritiene che al Casinò serva un vero piano industriale e che la semplice ristrutturazione di Ca' Noghera non sia misura sufficiente per il rilancio.

Scritto da Anna Maria Rengo

Sullo sviluppo del Casinò di Venezia "la posizione del Partito democratico è ben diversa rispetto a quella dell’amministrazione; infatti anche in sede di approvazione della delibera sullo stadio, e in numerose riunioni di commissione, avevamo ribadito la necessità di creare una nuova sede del Casinò in terraferma dato che quella di Ca’ Noghera, fin dall’origine, doveva essere solo temporanea, anche perchè c’è la necessità di una nuova sede raggiungibile da terra e da acqua". Lo scrivono in una nota congiunta il segretario Pd Giorgio Dodi, il componente della segreteria comunale con delega alle partecipate Alessandro baglioni e i consiglieri comunali Monica Sambo (capogruppo), Nicola Pellicani, Emanuele Rosteghin, in riferimento all'ormai prossima pubblicazione del bando di gara per selezionare le imprese che dovranno realizzare il restyling di Ca' Noghera. Secondo il Pd, è "necessario poi affrontare il problema anche con uno sguardo più ampio! Infatti la situazione nazionale delle case da gioco italiane ad oggi è particolarmente complessa; basti solo ricordare le vicende del Casinò di Campione, o del Casinò di Saint Vincent, che è in concordato preventivo.

In questo momento storico, in cui l’offerta delle case da gioco italiane sta diminuendo, il Comune di Venezia dovrebbe investire per un rilancio effettivo del Casinò, anche ai fini della tutela occupazionale, e non ci sembra che la proposta migliore sia quella di un restauro dell’attuale sede, peraltro particolarmente oneroso (ben 5 milioni di euro). Inoltre, la trattativa, per il nuovo contratto aziendale, da parte dell’amministrazione comunale è stata condotta con imposizioni che hanno portato a numerosi ricorsi da parte dei lavoratori. E invece non esiste un piano industriale di rilancio della casa da gioco che sappia sfruttare la clientela dei Casinò italiani attualmente chiusi", vale a dire quello di Campione d'Italia.

Secondo il Pd, inoltre, è necessario "approfondire la situazione relativa all’acquisizione della Meeting & Dining, anche a fronte dei problemi di bilancio della stessa" e "investire con forza nella Casa da gioco, infatti, lo scorso anno vi è stato un incremento degli incassi rispetto al 2017 e questi devono essere reinvestiti o comunque devono essere utilizzati per aumentare il capitale sociale dell’azienda e metterla al riparo da futuri dati negativi, considerando che dall’inizio dell’anno si registra un calo degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2018 che supera un milione di euro".

LA RICHIESTA A ZUIN - Per questo "chiediamo che con urgenza l’assessore (alle Partecipate Michele Zuin Ndr) venga in commissione o in consiglio a presentare ai consiglieri e alla cittadinanza un vero piano industriale della Società, che non può essere una semplice ristrutturazione di una delle due sedi".

 

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