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Currò (M5S): 'Casinò Campione, non ripetere condizioni preesistenti'

31 dicembre 2018 - 11:10

Il deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò evidenzia che non ripetere le condizioni preesistenti al Casinò Campione è un'ovvietà giuridica, tecnica e onesta intellettualmente.

Scritto da Anna Maria Rengo

"Assistiamo sempre più agli ultimi colpi di coda di un vecchio sistema (partiti e sindacati) che cerca di rialzarsi affannosamente".

Lo afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò, che, in riferimento alle polemiche scaturite dalle sue dichiarazion circa il mancato obbligo di riassumere il dipendenti del Casinò Campione d'Italia (da oggi 31 dicembre decore il licenziamento) evidenzia come "un’ovvietà giuridica sia stata prima mistificata e poi trasformata a proprio uso e consumo sulla pelle di una comunità in crisi.
Ricordate il 'telefono senza fili'? Un vecchio gioco che sfrutta la mancanza di informazione dei singoli per trasformare il passa parola in ciò che vogliono le persone che ci precedono, ecco questo è ciò che utilizza ancora il vecchio sistema per cercare grossolanamente di sopravvivere. Ricordo a questo vecchio sistema che l'intermediazione dell'informazione non esiste più! L'intento di provare a modificare una parola, non può che mostrarsi un boomerang, semplicemente perché il proprio interlocutore si chiederà, ma perché chi mi ha preceduto ha modificato il senso di ciò che gli è stato detto?

I cittadini non sono stupidi e chiunque li cerca di usare se ne assumerà le responsabilità, prima o poi. È per questo che un’ovvietà giuridica ed aggiungo anche aziendalistica come quella di non ripetere le condizioni preesistenti per non ottenere lo stesso risultato, sia una affermazione, non solo di natura tecnica, ma di estrema onestà intellettuale, proprio quella che è mancata per anni, troppi anni, tra il vecchio sistema e la comunità campionese".

Currò aggiunge: "Anche per questo, presto attenzione ed interesse alla proposta pervenuta del collega Alessio Butti (FdI), in merito ad un criterio di selezione all'eventuale momento della riassunzione, ma non comprendo dove abbia letto o appreso la 'follia' di lasciare a casa tutti e 480 i dipendenti della casa da gioco nel caso di una riapertura. Con il decreto fiscale e la legge di bilancio, la maggioranza ha dimostrato chiaramente che sta affrontando la crisi di Campione in modo diverso rispetto al passato, buttando l'occhio oltre il breve periodo e mostrato vicinanza sin da subito alla Comunità campionese, anche prima del prevedibilissimo e inevitabile fallimento della casa da gioco ed il dissesto del Comune. Auguro a tutti, anche al vecchio sistema, buon 2019 di cambiamento".

 

 

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