skin

Il Dl fiscale alla Camera, tra critiche e plausi alle norme sul gioco

12 dicembre 2018 - 14:45

Il dibattito in Aula, alla Camera, sul decreto fiscale, si concentra anche sulle norme su Campione e la minoranza ricorda l'enfasi del M5S contro il gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo

Dibattito serrato, alla Camera dei deputati, sul disegno di conversione in legge del decreto fiscale, che prevede anche norme sul rilancio di Campione d'Italia e sulla possibile riapertura della Casa da gioco. Gianfranco Librandi, del Pd, sottolinea che "ancora una volta, ci troviamo di fronte, come prassi ormai consolidata anche da parte di questo Governo, al ricorso allo strumento del decreto-legge. Ne abbiamo parlato diffusamente ieri e sappiamo bene quale decisione è stata assunta, ma non posso non evidenziare come fra le altre cose il requisito di straordinaria necessità e di urgenza, richiesto dall'articolo 77 della Costituzione, in questo caso non sia propriamente presente. La seconda considerazione è che ci troviamo di fronte a un decreto il cui titolo, 'disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria', di certo non rispecchia il suo contenuto. Si tratta, infatti, di un decreto-legge omnibus, dove possiamo trovare di tutto: dai condoni ai provvedimenti per le aree di crisi industriale complessa, dal bonus bebè al rilancio di Campione d'Italia, dalle modifiche al codice del terzo settore al rinvio della lotteria dei corrispettivi".

Pierantonio Zanettin, di Forza Italia, ricorda che "nel blog delle Stelle il vicepremier Di Maio ha scritto il 1° dicembre scorso, con la consueta enfasi retorica, che ci sono buone notizie per i piccoli imprenditori, che d'ora in poi pagheranno meno tasse, mentre per banche, assicurazioni e gioco d'azzardo la festa è finita. Pare innanzitutto di capire che il MoVimento 5 Stelle è decisamente contrario al gioco d'azzardo, ad esclusione, però, del poker con i soldi degli italiani, nel quale, invece, si cimenta da campione assoluto da diversi mesi. In generale, risulta evidente da quella infelice battuta del vicepremier che per il Governo gialloverde affidare i risparmi ad una banca o investirli in una polizza vita sul piano etico è equivalente a giocarli alle slot machine; attività tutte da colpire e punire con la tassazione più pesante. Peccato, però, che imprese grandi e piccole per finanziarsi si rivolgono al credito bancario e che, a fronte delle criticità del sistema previdenziale, il ricorso al sistema delle assicurazioni private dovrebbe essere incentivato e non mortificato".

Articoli correlati