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Molteni e Candiani: 'Volontà di riaprire la società Casinò Campione'

18 ottobre 2018 - 14:54

I sottosegretari Molteni e Candiani spiegano alle Ooss le intenzioni su Casinò e Comune di Campione d'Italia: possibile intervento con la Stabilità 2019.

Scritto da Anna Maria Rengo
Molteni e Candiani: 'Volontà di riaprire la società Casinò Campione'

Segnali positivi per quanto riguarda il futuro del Casinò e del Comune di Campione d'Italia. Nel corso dell'incontro di oggi 18 ottobre, al Viminale, con le organizzazioni sindacali attive presso la Casa da gioco e l'ente, i sottosegretari Nicola Molteni e Stefano Candiani hanno preannunciato la volontà di trovare una soluzione per riaprire la Società Casinò. Si pensa alla nomina di un Commissario straordinario che rediga un Piano industriale serio e sostenibile nei costi. Le tempistiche di questo intervento non sono certe ma potrebbero essere inserite nella legge di Stabilità per il prossimo anno.

Per quanto riguarda i servizi comunali si è parlato genericamente di garantire alla collettività, con buon senso, ciò che è necessario sapendo che il Comune di Campione è un'enclave, e quindi tenendo conto della sua peculiarità.

"Dall'incontro sono usciti segnali positivi", commenta Christian Toini, segretazio nazionale dello Snalc. "Per quanto riguarda la tempistica, non hanno materialmente la possibilità di darcela. Bisogna vedere il quadro normativo, una volta chiaro quello, si potrà definire il percorso. Il Viminale ha mostrato la volontà di riaprire la Casa da gioco e di sostenere Campione d'Italia".

Anche l'Ugl terziario ha partecipato al tavolo: "Abbiamo precisato, in premessa, di coordinare i prossimi incontri con il coinvolgimento delle Ooss Nazionali, dell'associazione datoriale che rappresenta le Case da gioco, Fipe Federgioco, nonché del necessario raccordo e sinergia con il ministero del Lavoro. Tant’è che abbiamo sottolineato da un lato la necessità in tempi brevi di riaprire la casa da Gioco ma al tempo stesso di sanare il grave disallineamento tra lavoratori del Casinò residenti in Svizzera e in Italia, quest’ultimi privi ad oggi di qualsiasi ammortizzatore sociale attivo. 
Infine abbiamo dichiarato la disponibilità palese a gestire il futuro della Casa da gioco con costi compatibili, fermo restando il contesto socio economico dell’enclave. Tra l’altro, in conclusione si è sensibilizzato anche il commissario prefettizio a gestire con i curatori la procedura di mobilità attuata al fine di allinearla nella tempistica agli eventuali atti dei Ministeri interessati per superare la situazione attuale. I sottosegretari hanno ribadito letteralmente che l’obiettivo è riaprire la Casa da gioco e quindi hanno dichiarato di lavorare in team con il Mef, anche per superare specificatamente la legge Madia, nonché di trovare soluzioni compatibili e che la loro competenza, diciamo noi giustamente, ha avuto inizio solo dal commissariamento del Comune, non prima. Ovviamente, per tutto ciò la tempistica non sarà agevole, poiché ci hanno detto chiaramente e con trasparenza che non è possibile inserire Campione nel decreto fiscale, che fino al 31 dicembre le Canere saranno impegnate con la legge finanziaria. Detto ciò attendiamo gli sviluppi".

A commentare le comunicazioni del ministero dell'Interno per quanto attiene il Comune è Vincenzo Falanga, sindacalista della Uil: "Sicuramente c'è consapevolezza che se riaprirà il Casinl  quindici dipendenti non basteranno. Il problema da superare sono i tempi, visto che c'è la delibera sui licenziamento collettivi che produrrà effetti irreversibili a partire dall'11 novembre. Candiani e Molteni si sono detti disposto a concedere deroghe per quanto attiene queste dinamiche, ma visto che il governo è impegnato nella legge di Stabilità non sono stati in grado di darci delle date. Tuttavia, abbiamo constatato l'impegno a dare risposte complessive a un territorio in difficoltà e ritengo che se c'è la volontà politica anche la questione dei tempi potrà essere superata, fosse anche in extremis".

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