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Casinò St. Vincent, tensioni in giunta regionale e Au chiede atti

20 settembre 2018 - 09:58

Tensione nella maggioranza di governo in Val d'Aosta sull'istruttoria del dossier Casinò: Certan critica Aggravi e Di Matteo chiede gli atti.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò St. Vincent, tensioni in giunta regionale e Au chiede atti

Non si placano le tensioni all'interno dell'attuale maggioranza di governo in Val d'Aosta in merito alle scelte da compiere sul futuro del Saint Vincent Resort & Casino e della sua società di gestione. Tensioni che nascono anche dal fatto che il piano di ristrutturazione e la legge regionale a sostegno del piano stesso (che prevedeva tre tranche di finanziamento, sull'ultima delle quali, 6 milioni di euro, è tuttora accesissimo il dibattito) sono state votate, nella primavera dello scorso anno, da una maggioranza diversa dall'attuale, nella quale sono entrate formazioni politiche prima neanche presenti in Consiglio Valle, mentre altri sono passati all'opposizioni e altri ancora, come Alpe (gruppo che tramite l'allora assessore alle Finanze Albert Chatrian ha più sostenuto il piano, la legge e una nuova governance aziendale, affidata all'amministratore unico Giulio Di Matteo) sono in maggioranza sia allora che adesso.
A prendere la parola, dopo quelle al vetriolo di Emily Rini, è l'assessore alla Sanità Chantal Certan, di Alpe, che in un post su Facebook afferma: "Come amministratori siamo responsabili sia di ciò che viene concesso come finanziamento ma anche delle conseguenze dei finanziamenti non erogati che possono pregiudicare l’andamento di un’azienda, soprattutto quando tali decisioni non sono prese di concerto fra tutti i decisori e con tutti gli elementi a disposizione".

L'assessore continua: "Prendo oggi le distanze dal filmato goliardico, con una vena di 'moquerie', postato avanti ieri su Facebook in cui l’assessore si fa riprendere mentre consegna la documentazione relativa al Casinò a un presidente di Commissione. Credo che su argomenti seri e delicati il ruolo di assessore dovrebbe essere di serietà e di delicatezza. Puntualizzo inoltre che uno dei tre documenti (pareri), quello relativo alle osservazioni dei dirigenti del dipartimento finanze, datato 10 settembre, mi è stato inoltrato per la prima volta avanti ieri appunto (18 settembre), dai consiglieri Cognetta e Marquis, che lo hanno ricevuto nella loro qualità di Presidenti della II e della V Commissione con tanto di registrazione. Mai tale documentazione è stata condivisa in Giunta o in maggioranza precedentemente dall’Assessore. Permettetemi di stigmatizzare atteggiamenti che tra 'moquerie' e omissioni, rischiano di mettere in difficoltà le decisioni che Giunta e Consiglio regionale ( e non singoli gruppi o nominati regionali) dovranno presto prendere riguardo all’Azienda".

In riferimento inoltre alle dichiarazioni all'Ansa di Aggravi, che non escludeva un cambio ai vertici della Casa da gioco, Certan afferma: "Nessuna eventualità di cambio di vertici se questi sono i metodi che qualcuno vuole portare avanti tra prese in giro e piccole pièces per attirare l’attenzione con pressappochismo".
 
LA RICHIESTA DI DI MATTEO - Intanto, l'amministratore unico del Casinò, Giulio Di Matteo, ha inviato una richiesta formale all'assessorato regionale al bilancio e finanze "affinché venga trasmessa la documentazione tecnica, di cui abbiamo appreso  dalla stampa che non è in nostro possesso, ma che è indispensabile al completamento della revisione del piano di ristrutturazione".
 

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