St. Vincent, Borgio: 'Mancato punto d'incontro su Casinò'

Nulla di fatto, con il consiglio comunale monotematico, a Saint Vincent, che si è tenuto l'11 settembre e che aveva all'ordine del giorno la Casa da gioco della cittadina termale.
“La seduta si è conclusa, oserei dire, tragicamente”, osserva il sindaco, Mauro Borgio. “Eravamo otto di maggioranza e otto di minoranza: ciascuna parte ha presentato la sua mozione sul tema e ciascuno ha votato la sua. Perciò, il consiglio comunale non si è espresso all'unanimità sul Casinò e mi vergogno che su un punto così importante non si sia trovato un punto di incontro, più per una questione politica che di sostanza”.

LE DUE MOZIONI - La mozione della maggioranza, tra l'altro, "sollecita la tempestiva adozione di drastiche misure per la riorganizzazione aziendale come, peraltro, indicate nel piano di ristrutturazione", e auspica che "tutte le parti in causa, amministrazione regionale, amministrazione della Casa da gioco, lavoratori e loro rappresentanze e amministrazione comunale, operino con drammatica immediatezza per attuare le azioni necessarie".
Da parte sua, la mozione della minoranza prevede che il consiglio comunale deliberi di "sorvolare sul comportamento del sindaco, nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di Saint Vincent all'interno dell'azionariato della Casino de la Vallèe Spa, per la scarsità dell'azione svolta sin qui, e lo impegnano per il futuro ad approcciarsi in modo più incidente, in sinergia con questo consiglio, al fine di ottenere che l'attività del Saint Vincent Resort & Casino concorra significativamente alla ripresa economica della nostra cittadina".