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Chatrian: 'Ora è il momento di serietà e di idee innovative'

07 settembre 2018 - 16:40

Il consigliere regionale di Alpe, Albert Chatrian, evidenzia come tocchi al socio mettere in campo le migliori soluzioni per il futuro del Casinò di Saint Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo
Chatrian: 'Ora è il momento di serietà e di idee innovative'

"Non è mai e di certo non è questo il momento a chi la spara più grossa. Mi pare per fortuna che i toni si stiano attenuando, in vista sia del 14 settembre, data dell'assemblea dei soci del Casinò di Saint Vincent, ma anche del giorno 26, quando ci sarà il primo Consiglio Valle dopo la pausa estiva, nel quale si affronterà il tema Casinò anche dal punto di vista amministrativo, piano, disciplinare e relativi indirizzi".

Lo afferma il consigliere regionale di Alpe, Albert Chatrian, che evidenzia: "Sono in arrivo due settimane capitali per tutto il sistema Val d'Aosta, visto che il Casinò fattura oltre 60 milioni di euro". Chatrian ripercorre il percorso" travagliatissimo" compiuto dall'anno passato: "Allora è stato approvato un piano industriale che tiene conto della disposizioni della legge Madia, ed è stato approvata una legge a suo sostegno. Io sono un architetto e so che quando si restaura una casa occorrono un committente, un direttore dei lavori e un esecutivo, e che in corso d'opera ci possono essere state delle varianti. Anche il piano di ristruttuirazione del Casinò va aggiornato, come detto da noi già diverse volte".

Chatrian osserva: "Questo piano approvato nel maggio 2017 è stato seguito da una giunta diversa, all'interno della quale molti componenti non avevano approvato nè il piano nè la legge. A dicembre 2017 il consiglio regionale ha approvato, quasi all'unanimità, la proroga della fideiusione per 7,2 milioni di euro con scadenza 31-12-201, una fideiussione che non mai stata erogata. Un altro passaggio fondamentale è stata la segnalazione alla Commissione europea: c'è stato chi si è quasi vantato di aver segnalato a essa se c'erano gli estremi per configurare nel sostegno della Regione al Casinò un aiuto di Stato. Si tratta di elementi messi in evidenza dopo l'approvazione del piano e della legge a sostegno. Inoltre, mi pare che nella vicenda intercettazioni ci sia stato chi aveva detto: 'bloccate tutto quello che si sta facendo all'interno della Casa da gioco', invitando a non dare corso alle azioni per incrementare i ricavi".

L'elenco dei fatti salienti di questa breve ma corposa storia non è finito: "A luglio 2017, con una procedura aperta di licenziamento collettivo, non fu licenziato nessuno e ci fu il referendum dei dipendenti della Casa da gioco che approvò la riduzione del costo del personale, su cui azienda e sindacati avevano raggiunto un accordo. Oltre a tutto questo, sembra quasi il segreto di Pulcinella l'esito dei meno 21 milioni di euro nel bilancio 2017:  era risaputo da febbraio 2018 che avrebbe chiuso così. Si tratta di un risultato dovuto ai 12 milioni di euro di costo del ricorso alla legge Fornero (che nel 2018 non ci sarà) e agli 8-9 milioni di euro di ammortamenti che l'azienda ha. Il margine operativo lordo, ossia la differenza tra ricavi e costi, dopo numerosi anni, per la prima volta, è positivo per circa 2 milioni di euro. Questi sono gli elementi esogeni ed endogeni di quanto è stato fatto ed è avvenuto dopo l'approvazione del piano e della legge".
 
IL PRESENTE - "Ora - prosegue Chatria - ci sono una terza giunta e maggioranza che si stanno  confrontando per trovare entro il 26 settembre il percorso migliore da mettere in campo in modo che l'azienda possa e debba raggiungere nel più breve tempo possibile l'equilibrio di bilancio. Questo vuol dire che l'obiettivo resta lo stesso del maggio 2017: che questa azienda cammini con le proprie gambe. Serve una variante forte di modifica, di aggiornamento del piano anche a seguito dei citati elementi, e che metta ulteriori elementi e azioni forti e innovative per raggiungere quell'obiettivo che per noi è fondamentale, anche perchè le ricadute di questa azienda e dell'Irap, dell'Irpef, dell'Irpeg e di tutte le tassazoni sono fondamentali visto che rimangono in Valle, più tutto l'indotto diretto e indiretto che vive per il tramite di questa azienda".
 
Il consigliere evidenzia: "Il dato politico finale è che in questa terza giunta ci sono persone che hanno approvato il piano e la legge, persone che non hanno votatto nessuno dei due che all'epoca non erano presenti in Consiglio Valle La sfida fondametale sarà di trovare il miglior percorso che sia legale, trasparente e che tenga conto dell'importanta che ha per tutta la collettività questa azienda. La questione non è dunque 6 mliioni di euro, sì o no, ma nella variante saranno fondamentali nuove azioni anche perchè i costi sono stati notevolmente ridotti e, nonostante quelli che gufano e che hanno interesse a che salti tutto, i ricavi sono invariati. Questo è il momento della totale serietà, consapevolezza e soprattutto professionalità. Poi la politica deve decidere entro il 26 settembre l'azione miliogre per aggiornare il piano fatto l'anno scorso, con azioni anche innovative e robuste".

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