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Balsamo: 'Ricorso, strada più concreta per riaprire Casinò Campione'

23 agosto 2018 - 08:24

Il vice sindaco di Campione d'Italia, Alfio Balsamo, fa il punto sulle misure allo studio del Comune per riaprire al più presto il Casinò.

Scritto da Anna Maria Rengo
Balsamo: 'Ricorso, strada più concreta per riaprire Casinò Campione'

“Abbiamo già chiesto un incontro al prefetto di Como, Ignazio Coccia, e nella giornata di oggi 23 agosto esamineremo con i nostri legali la bozza finale del ricorso contro la sentenza che dispone il fallimento della società di gestione del Casinò, che presenteremo alla corte d'appello di Milano nella giornata di domani”. A fare il punto sui lavori dell'amministrazione comunale campionese per dare risposte alla drammatica situazione nella quale è precipata tutta la comunità dopo il fallimento della società e conseguente chiusura della Casa da gioco, è il vice sindaco Alfio Balsamo, che spiega: “Il ricorso ci sembra la strada più concreta e immediata per la riapertura del Casinò. Sono gli stessi lavoratori a chiedercelo: riapriamo il più presto possibile, e poi vediamo come comportarci nei confronti degli investitori che nel frattempo hanno bussato alle nostre porte”.
A tale proposito, Balsamo sottolinea: “Avevamo già in programma di diversificare gli spazi all'interno del Casinò, così da usarli e sfruttarli per manifestazioni integrative al gioco. Ora in diversi si sono fatti avanti con proposte concrete, a esclusione della clinica, che non è progetto che possa stare in piedi all'interno di un Casinò. Ma nel nostro piano regolatore abbiamo individuato una zona con previsione di insediamento di una clinica, e qualora tale proposta sarà concretizzata, può essere indirizzata lì”.

Nelle ultime settimane si è assistito alle dimissioni di quattro consiglieri comunali e, anche da parte di questi ultimi, èstata avanzata la richiesta di dimissioni dell'attuale giunta comunale.... “Fintanto che riteniamo di essere utili alla risoluzione del problema rimaniamo ai nostri posti. Inoltre, non abbiamo responsabilità di quanto avvenuto”.
Ma voi credete in una soluzione politica? “Campione d'Italia è un'exclave e l'economia di questa exclave è stata sempre basata sul Casinò. Il fatto che si dovessero creare soluzioni alternative era nei nosri programmi e c'erano in campo iniziative per diversificare l'attività della Casa da gioco con eventi, mostre, cultura, convegni, congressi. Sono venute diverse persone interessate a costruire alberghi, per esempio una società tedesca che ne ha già realizzati cinquecentol Poi, a fronte dell'istanza di fallimento, tutta l'attività si è bloccata e questo è un dato di fatto. È evidente che il governo non può ignorare questa situazione. Siamo come in una riserva indiana circondata da stranieri, ci sono già state interrogazioni da parte della Lega dei ticinesi su pagamenti che dobbiamo effettuare nei confronti di aziende svizzere. Uno stato degno di questo nome non può abbandonare una realtà di questo genere. Appena superiamo il nostro confine, abbiamo la Svizzera, e per loro noi siamo stranieri”.

 

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