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Consiglieri comunali chiedono dimissioni del Sindaco di Campione

06 agosto 2018 - 15:19

Quattro consiglieri comunali di Campione d'Italia chiedono le dimissioni del Sindaco Roberto Salmoiraghi. 

Scritto da Ca
Consiglieri comunali chiedono dimissioni del Sindaco di Campione

Una lunga lettera inviata da quattro consiglieri comunali chiede le dimissioni del sindaco di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi. Tanina Padula, Fiorenzo Dorigo, Domenico Deceglie e Michele Canesi hanno firmato ad 8 mani una missiva messa a conoscenza anche delle sigle sindacali Slc-Cgil, Fisascat-Cisl, Uilcom Uil, Ugl, Snal Cisal e Libersind Confsal. 

Analisi lucida, secca, a tutela delle 500 persone che si sono ritrovate da un giorno all'altro senza lavoro. Disponibili a collaborare i 4 consiglieri ma sulle dimissioni di Salmoiraghi sembrano necessarie "al fine di poter far intervenire urgentemente e direttamente le Istituzioni Centrali, in una situazione tanto drammatica, quanto vitale per la sopravvivenza della comunità Campionese".

Ecco tutta la lettera:


Egregio Sindaco, Spettabile Giunta, La situazione che stiamo vivendo quotidianamente a Campione è di una gravità inaudita e senza precedenti. I dipendenti della Casa da Gioco sono rimasti, da un giorno all’altro, senza lavoro, i dipendenti Comunali non percepiscono la propria retribuzione da oltre 7 mesi, i dipendenti dell’indotto delle relative strutture casinò e comune sono stati licenziati da diversi mesi, i pensionati Campionesi sono rimasti senza contributo integrativo ormai da mesi – anche a seguito dell’abrogazione del contributo
- e tutti, ad oggi, non hanno alcuna certezza per il proprio futuro e per il futuro delle rispettive famiglie.
La chiusura della Casa da Gioco è un disastro senza precedenti che rischia di avere – se non
urgentemente riaperta - conseguenze tragiche e drammatiche per tutta la Comunità Campionese,
con evidenti ripercussioni anche di natura sociale e di ordine pubblico.
Vista la gravità della situazione, nonché la complessità della vicenda anche da un punto di vista normativo e giuridico, riteniamo che qualsivoglia soluzione debba essere individuata in ambito politico, facendo intervenire direttamente le Istituzioni centrali, al fine di trovare urgentemente una soluzione per consentire la riapertura della Casa da Gioco e garantire la sopravvivenza del Paese e dell’intera Comunità.
Prendiamo atto della Sua richiesta di coesione manifestata nella conferenza stampa del 3 agosto
2018 smentita il giorno successivo, ribadiamo – come sempre in passato e vedasi a conferma anche dell'ultima lettera del 29 luglio 2018 - la nostra totale disponibilità a collaborare per il bene del Paese, cercando di ridare luce alla sua principale Azienda; occorre ricordare che essere coesi, implica anche trasparenza e condivisione di progetti, principi che spesso nel recente passato sono stati del tutto disattesi.
L’impressione avuta, peraltro, in occasione della conferenza del 3 agosto 2018 è che, allo stato, non vi sia alcun vero programma da parte dell’Amministrazione per tentare di risolvere concretamente questa emergenza sociale e, soprattutto, sembra che manchi integralmente il necessario e imprescindibile supporto e appoggio delle competenti Istituzioni, in questa fase così difficile.
Fermo restando la nostra totale disponibilità a collaborare per il bene del Paese, siamo però costretti a ricordare anche alcuni aspetti essenziali.
Questa Amministrazione non è stata in grado di reagire alla complessa situazione debitoria
ereditata, in quanto troppe volte sono state ventilate soluzioni teoriche - senza poi essere assunte - ovvero assumendo scelte del tutto incoerenti con le contingenti condizioni economiche e finanziarie dell’Ente, scelte che poi hanno di fatto aggravato la già precaria situazione, fino all’increscioso epilogo della chiusura del Casinò e la conseguente perdita di lavoro di circa 500 abitanti della Comunità Campionese.
Se a questo si aggiunge la prospettata riduzione della pianta organica del Comune che verrà operata, da parte della Giunta Comunale, nei confronti di lavoratori che già da tanti mesi non ricevono la propria retribuzione, riteniamo che non servano ulteriori commenti per far capire la gravità e la drammaticità sociale di quanto sta oggi vivendo la Comunità Campionese.
Francamente non riusciamo a pensare ad uno scenario peggiore di questo e ciò, anche in considerazione, del totale azzeramento di tutti i servizi pubblici essenziali che l’Ente Comunale dovrebbe sempre garantire a favore dei cittadini.
Senza nessuna polemica e partendo dalla constatazione di tali fatti, non possiamo che evidenziare che il nostro progetto e programma politico discusso e portato avanti in sede elettorale è stato, ad oggi, completamente azzerato, cancellato e disatteso.
Alla luce di quanto appena esposto, fermo restando la nostra totale e piena disponibilità a
collaborare e a metterci a disposizione per il bene del Paese, siamo però convinti che sarebbe oggi necessario - in maniera consapevole e del tutto responsabile – che l’attuale Amministrazione faccia un passo indietro, attraverso le immediate dimissioni del Sindaco, al fine di poter far intervenire urgentemente e direttamente le Istituzioni Centrali, in una situazione tanto drammatica, quanto vitale per la sopravvivenza della comunità Campionese".

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