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Tronca in pole per il Viminale, ma governo Cottarelli in forse

29 maggio 2018 - 16:03

Nulla di fatto per la formazione del governo Cottarelli, si fa strada la possibilità di Tronca al ministero dell'Interno ma Cottarelli potrebbe rimettere il mandato.

Scritto da Anna Maria Rengo
Tronca in pole per il Viminale, ma governo Cottarelli in forse

Bisognerà aspettare almeno domani 30 maggio per conoscere i nomi del nascente (se nascerà) governo tecnico guidato dall'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli. I colloqui di oggi al Quirinale si sono conclusi senza le attese dichiarazioni pubbliche sulla lista proposta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier incaricato si è recato a Montecitorio per continuare la difficile opera di redigere la lista dei ministrl, cui seguirebbe quella, pressoché impossibile, di trovare il consenso necessario a farsi votare la fiducia nei due rami del Parlamento. Nel ruolo che sta più a cuore ai casinò, ossia ministro dell'Interno, sembra che sia già stata trovata la quadra sul nome del prefetto Francesco Paolo Tronca.
Laureato in Giurisprudenza e poi in Storia a Pisa, è stato nominato consigliere di Stato dopo aver guidato come commissario straordinario il Comune di Roma rimasto orfano della giunta Marino.
Tra gli incarichi da segnalare, nel novembre 2016, al nomina a direttore della Struttura di Missione del Ministero dell'Interno incaricata di svolgere le attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle infiltrazioni mafiose nell'azione di ricostruzione delle aree colpite dal terremoto in Lazio, Marche e Umbria.

GLI SCENARI - Il nascente governo Cottarelli è probabilmente destinato ad avere vita brevissima, nella migliore delle ipotesi. Se otterrà la fiducia (ipotesi decisamente accademica), si andrà alle elezioni dopo l'approvazione della legge di Bilancio per il 2019, quindi a inizio del prossimo anno, ma lo scenario più plausibile è che si vada al voto già a luglio, come chiesto da più parti e dopo i "no", in primis di Lega e Movimento 5 Stelle, a votargli la fiducia in Parlamento. Addirittura, si ipotizza che in Senato nessuno voterebbe la fiducia al governo. In definitiva, la strada più probabile sembra essere quella che domani Cottarelli rimetta il mandato e si vada a votare il prossimo 29 luglio.

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