skin

Lanièce: 'Finanziamenti a Casinò St. Vincent, mai preso un centesimo'

09 marzo 2018 - 12:14

Il senatore Uv Albert Lanièce evidenzia la correttezza del suo operato anche nel firmare, allora come assessore regionale, una delibera per concedere un prestito al Casinò di St. Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo
Lanièce: 'Finanziamenti a Casinò St. Vincent, mai preso un centesimo'

“Innanzitutto vorrei sottolineare che in questa questione né io nè tantomeno gli altri consiglieri hanno preso un centesimo”. Il senatore (di fresca rielezione) dell'Union Valdotaine Albert Lanièce commenta così a Gioconews.it il sequestro conservativo che ha riguardato anche i suoi beni, nell'ambito dell'inchiesta della Procura regionale di Aosta della Corte dei Conti sul danno erarriale (140 milioni di euro) causato dai finanziamenti da parte della Regione Val d'Aosta alla società di gestione del Saint Vincent Resort & Casino.
“Non si tratta di peculato e, per quanto mi riguarda, non è una questione penale ma contabile, tenendo conto che l'operazione di finanziamento del Casinò e del Billia avevano il senso di rilanciare un'azienda pubblica importante per una regione piccola come la Val d'Aosta e anche in considerazione delle centinaia di cui volevamo mantenere l'occupazione. Respingo dunque al mittente l'illazione che mi sarei candidato per godere dell'immunità parlamentare, che non si applica a vicende contabili”.

Lanièce scende nel dettaglio della sua vicenda: “Io sono coinvolto in quanto nel 2012, all'epoca ero assessore alla Sanità, salute e politiche sociali della Regione, avevo votato in giunta la delibera con cui si concedeva un prestito di 50 milioni di euro, ripeto un prestito, alla società di gestione del Resort Casino. Peraltro, di questo prestito, quasi il 50 percento è già stato restituito dal Casinò alla Regione, e questo mi sembra un fatto positivo. Tale prestito, inoltre, serviva per iniziare il rilancio dell'azienda sotto il profilo della ristrutturazione e del rifacimento del Grand Hotel Billia. Mi sembra che il sequestro conservativo sia eccessivo rispetto a quanto è successo. Poi non conosco le motivazioni della Procura, ma il prossimo 21 marzo ci sarà l'udienza del processo contabile e in quell'occasione potrò spiegare a mia volta la mia posizione. Certamente io personalmente non ho toccato nulla dei miei risparmi e neanche le mie poche proprietà immobiliari”.
Ma ci sono stati altri tra i 21 tra consiglieri attuali ed ex che lo hanno fatto, così da portare al sequestro conservativo? “Di questo non so nulla”.

A Lanièce la Corte dei Conti ha chiesto un risarcimento per danno erariale di 10 milioni di euro, vale a dire un quinto dell'importo che era stato deliberato in giunta, composta all'epoca da cinque assessori.

 

Articoli correlati