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Casinò St. Vincent, respinta mozione su sospensione bandi

21 febbraio 2018 - 10:44

Discussa in Consiglio Valle la mozione del Movimento 5 Stelle sulla sospensione dei bandi al Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò St. Vincent, respinta mozione su sospensione bandi

Nella seduta di oggi, il Consiglio Valle ha respinto (5 voti favorevoli e 30 astenuti) la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che chiedeva di "Sospendere i bandi relativi all'individuazione di operatori economici per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent".

IL DIBATTITO - In Aula, l'assessore al Bilancio e Partecipate Renzo Testolin ha affermato: "Per me sarebbe semplice condividere quello che dice il collega Cognetta, visto che anche io come i miei colleghi di movimento non avevamo sottoscritto questo piano, ma ogni situazione impone serietà e senso di responsabilità. In questa ottica, è importante lavorare per portare avanti nella maniera più opportuna possibile, dando le indicazioni più opportune ma nel rispetto del propri ruoli, quello che si deve e può fare per tenere in equilibrio la società. Quindi per quanto ci concerne, relativamente ai bandi e alle istanze, ci siamo presi carico di un'analisi, bloccando in una fase post pubblicazione l'iter per una verifica, trovando punti di incoerenza e significandoli, per esempio sulla durata quinquennale e che è stata limitata al 2019, in coerenza con il piano aziendale. Ci siamo premurati, facendo delle osservazioni. Ci sono delle opportunità per intervenire e che possono portare a quanto auspicato da questa mozione. Stiamo lavorando e condividiamo la segnalazione che ci viene ribadita da questo intervento in Aula". Quanto alla possibilità di affidare in gestione a privati il Casinò, "ci sono delle valutazione in ordine di opportunità e sulla solidità e messa in sicurezza dell'azienda. Detto questo e alla luce dell'impegno assunto con l'amministratore unico, significherei all'azienda la necessità di porre molta attenione all'internalizzazione delle attività e chiediamo ai firmatari se vogliono ritirare questa mozione per fare delle valutazioni dopo l'esito del confronto pomeridiano".

LA PROPOSTA DI COGNETTA - Cognetta evidenzia: "non mi sono confrontato con i colleghi. Ho chiesto di incontrare Di Matteo in quanto presagivo la risposta che mi sarebbe stata data. Siamo la proprietà o non loi siamo? Io credo che qualche indicazione vada data, specie se chi viene da fuori  smembra quel che resta. Se è vero che questi bandi presentano punti di incoerenza, lo sono anche le assegnazioni. La prima è stata strana e ambigua. Poi faccio delle domande, così che l'amministratore venga già rpeparato: quanti soldi ci sono in cassa? Che cosa dobbiamo ancora pagare? Vorrei vedere nel dettaglio il contratto di aggiudicazione del bando. Sarebbe molto bello capire qual è, come viene considerata l'azienda dall'esterno, dalle banche. Assodato che non riusciamo a sostenere questo piano di rilancio, bisognerà in tempi brevi dirci che potrebbe accedere quello che sta succedendo a Campione. Prima sarebbe il caso che la politica si assumesse la sua responsabilità, così da darci delle risposte". 

L'INTERVENTO DI VIERIN - Anche il governatore Laurent Vierin interviene: "Abbiamo detto sin dall'inizio che bisogna che tra di noi decidiamo che ruoilo ha la Regione. La Regione dà gli indirizzi. In questi ultimi tre mesi abbiamo separato i ruoli, affinchè non avvenga che la politica entri nelle partecipate occupandosi di questioni inerenti la gestione quotidiana dell'azienda. Sottolinea che questo è codificato con corrispondenza verificabile. Non vogliamo l'esternalizzazione del gioco, l'abbiamo scritto. E' giusto che i consiglieri abbiamo accesso al contratto, abbiamo lavorato anche su questo, ma vogliamo rispettare i ruoli e le funzioni. Ci sonno amministratori nominati che hanno una responsabilità.Sugli altri due bandi c'è la disponibilità a chiedere che siano fermati, affinché posssano essere fatte tutte le verifiche necessarie". Vierin dà anche conto delle prime risultanze del conto economico 2017 della Casa da gioco e conclude: "Serve controllo puntuale sulla situazione finanziaria e sul rilancio".

COGNETTA REPLICA A VIERIN - Cognetta prende ancora la parola per dirsi non disponibile a ritirare la mozione, "semmai la modifichiamo e la rendiamo più generica, non facendo riferimento ai soli tre bandi". E sullo stato di salute del Casinò: "Un piccolo scostamento in più o in meno non risolve il problema. Dobbiamo capire dove stiamo andando e secondo me stiamo andando molto male nonostante i proclami dell'amministratore. Per me la mozione va votata". 

L'INTERVENTO DI CHATRIAN - Albert Chatrian (Alpe), afferma: "La situzione non è tuttora facile, l'ho detto anche nei sette mesi in cui ho accettato la sfida (diventando assessore alle Finanze sotto la giunta Marquis Ndr). Quanto a maggio scorso è stato approvato il piano la situazione era drammatica, si rischiava il licenziamento di centinaia di persone. I conti non mentono: i ricavi sono superiori ai costi e questo non succedeva da anni e questo penso sia merito della politica che è stata fuori da certe operazioni. I costi sono certi, ora bisogna lavorare sui ricavi ma per la prima volta dopo nove anni i conti sono stati rispettati e sono quelli del piano industriale approvato a maggio. Questa è la strada giusta, il tunnel è ancora lungo in quanto la liquidità è scarsa, ma fuori la politica dal Casinò, abbasiamo i costi e teniamo l'asticella alta per quanto riguarda i ricavi. Il piano prevede una terza tranche di finanziamento, a luglio, speriamo che i ricavi crescano ma i costi sono stati rispettati".

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