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Salmoiraghi: 'Villa Mimosa non sarà ceduta al Casinò'

15 gennaio 2018 - 09:47

Il sindaco di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi, commenta l'istanza di fallimento del casinò presentata dalla Procura di Como.

Scritto da Anna Maria Rengo
Salmoiraghi: 'Villa Mimosa non sarà ceduta al Casinò'

“Già nella mattina di oggi, 15 gennaio, incontrerò prima i sindacati e poi la popolazione, per dare comunicazioni su quanto avvenuto. Non condividiamo l'istanza di fallimento del Casinò presentata dalla Procura di Como e ci siamo già attivati, anche a livello ministeriale, affinché la situazione venga a normalizzarsi. È vero, sì, che sono anni che la Casa da gioco trasferisce pochi fondi al Comune, ma questo non può portare a dire 'allora facciamola fallire', perchè così facendo salta per aria l'intero sistema”. Lo afferma a Gioconews.it il sindaco di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi, che ammette: “Sapevamo che la situazione era drammatica: vogliamo correggerla e abbiamo già cominciato a farlo, riducendo i costi e ora anche gli stipendi dei dipendenti comunali. Altrettanto sta facendo la Casa da gioco. Noi pensiamo di poter trovare delle soluzioni: non è pensabile che il sistema crolli perchè la Procura ha presentato un'istanza di fallimento. Nessun creditore lo ha fatto! Che vogliamo fare, chiudere il Casinò? E poi la comunità che cosa fa? Come vive? Si utilizzino il buon senso e il colloquio”.

Da che cosa nasce questa istanza? Davvero dall'esposto che, all'epoca come minoranza, avevate presentato nei confronti della precedente aministrazione comunale? “Va chiarito che a gennaio 2016 un funzionario del Comune, che faceva a che parte del consiglio di amministrazione del Casinò, aveva scritto all'allora sindaco, lamentando la mancanza di trasferimenti da parte della Casa da gioco al Comune. Visto che ciò rappresentava una violazione della convenzione in atto, come consiglieri comunali a febbraio abbiamo preso questa lettera e chiesto al sindaco di darci delle spiegazioni. Nell'ambito dell'espletamento delle nostre funzioni, abbiamo effettuato le dovute segnalazioni e nell'incipit dell'atto della Procura si cita appunto la lettera del funzionario comunale. La Procura ha poi verificato il continuo e progressivo indebitamento sia da parte del Comune che della Casa da gioco, oltre che il ritardo con cui la Casa da gioco effettuava i trasferimenti, ritenendo che essa non sia più in grado di espletare le funzioni che la sua norma istitutiva prevede, ossia il pareggio di bilancio del Comune”.

Ma lo stato di insolvenza sta proseguendo anche con la nuova gestione del Casinò? “Sì: anche se la Casa da gioco sta facendo dei trasferimenti al Comune, non sono ancora sufficienti. Tuttavia, secondo me, applicando la legge Fornero e con le altre misure previste riusciremo a mettere in equilibrio i conti e davanti al giudice presenteremo un piano di riassetto sia della Casa da gioco che del Comune”.
Come mai, in questo contesto di insolvenza, il consiglio comunale ha deliberato la cessione di Villa Mimosa al Casinò? “Al momento non c'è alcun atto di vendita e non c'è nessuna intenzione di aggravare ulteriormente lo stato debitorio della Casa da gioco. Vista la situazione, il Comune non conferirà più Villa Mimosa al Casinò. Il progetto rimane, ci sono altri modi per attuarlo, non necessariamente bisogna seguire la via del conferimento”.
Salmoiraghi conclude assicurando: “Faremo di tutto per trovare delle soluzioni, sapevamo che la situazione è drammatica”.
 
 

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