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Vda, Vierin: 'Casinò non ha assunto posizioni antisindacali'

11 gennaio 2018 - 15:51

Il presidente della Valle d'Aosta, Laurent Vierin, risponde all'interrogazione di Roberto Cognetta (M5S) sui presunti comportamenti antisindacali del Saint Vincent Casinò.

Scritto da Redazione
Vda, Vierin: 'Casinò non ha assunto posizioni antisindacali'

Si è tornato a parlare del Saint Vincent Resort & Casinò nella prima seduta del 2018 del Consiglio regionale della Valle d'Aosta.
In particolare, è stata trattata l'interrogazione del consigliere del Movimento Cinque Stelle Roberto Cognetta sui comportamenti antisindacali avallati dai responsabili della casa da gioco.


L'INTERROGAZIONE DI COGNETTA  - In dettaglio, il consigliere voleva sapere se ""I rappresentanti della proprietà avallano comportamenti antisindacali" o "hanno dato indicazioni alla direzione della Casa da gioco affinché si sviluppino e si mantengano rapporti personali e privilegiati con il rappresentante di un  sindacato". Nell'interrogazione alla giunta, vuole anche sapere "se il direttore dell'albergo, il reponsabile del personale e il direttore generale della  società Casinò hanno conoscenza dei ruoli e delle norme che regolano i rapporti tra azienda e rappresentanti dei lavoratori", e "perchè i rappresentanti  dell'azienda Cava hanno avallato, con il loro comportamento silente, l'allontanamento dal tavolo della trattativa di una Rsu". In premessa, Cognetta afferma  che "durante la riunione del 20 dicembre relativa al rinnovo contrattuale dei lavoratori del Billia (...), un rappresentante di sigla sindacale ha allontanato un rappresentante Rsu", tutto ciò nel "silenzio dei rappresentanti dell'azienda prese ti che di fatto hanno avallato tale comportamento".

 


LA RISPOSTA DI VIERIN - A rispondere a Cognetta è il presidente della Regione Valle d'Aosta, Laurent Vierin (Uvp). "Avremo modo nel prossimo futuro di affrontare l'argomento. Il dossier del Casinò prevede una distinzione di ruoli e funzioni ben  codificata chee però deve vedere anche l'assunzione di responsabilità nei ruoli e nelle funzioni che ognuno ha in questa partita. Noi siamo la proprietà,  diamo gli indirizzi, abbiamo il dovere di vigilare sull'attuazione del piano che è stato approvato da questo Consiglio. Bisogna vigiliare sul rispetto dell'accordo sindacale del 10 luglio, gli indirizzi vengono dati, esiste un management, una gestione che ha una responsabilità sulle azioni che vengono portate avanti all'interno della casa da gioco e nella separazione dei ruoli e delle funzioni bisogna poi che a un certo punto - soprattutto a seguito  dell'approvazione del Bilancio - si vada a verificare quello che succede. I conti sono i conti - qualcuno ce lo ricorda - i numeri sono i numeri,  l'Amministrazione parla per atti, oggi abbiamo un Bilancio approvato, avremo la possibilità nei prossimi giorni di fare il punto sulla situazione. Il Casinò è un dossier su cui siamo attenti, che ci preoccupa perché abbiamo tutti l'interesse che questa nostra realtà sia rilanciata nella sua organizzazione, nelle presenze, negli incassi. C'è un episodio che lei ci segnala che noi abbiamo verificato e che effettivamente si è prodotto all'interno di una riunione del 20 dicembre realtiva al rinnovo contrattuale dei lavoratori del Billa.
Certamente la Società è a conoscenza dell'episodio e ha una conoscenza giurica della materia e comunica che in quell'occasione erano stati correttamente invitati sia le segreterie regionali dei sindacati che i rappresentanti unitari. Ebbene, all'avvio della riunione i rappresentanti dell'azienda - il  direttore delle risorse umane e quello delle attività alberghiere - hanno assistito a un confronto dialettico fra una sigla sindacale e uno dei tre  rappresentanti delle Rsu presenti per fini estranei al tema dell'incontro. Quindi per tale ragione dopo aver cercato di rasserenare il clima l'Azienda ha chiesto ai rappresentanti di sospendere i lavori per permettere un confronto fra i sindacati sui temi di loro interesse, estranei alla convocazione sindacale e quindi hanno lasciato la sala. Dopo qualche minuto i rappresentanti Ugl hanno chiesto alla rappresentante Rsu di lasciare la sala, che ha accettato l'invito per permettere la prosecuzione dei lavori chiedendo di dare riscontro dell'accaduto nel relativo verbale. Quindi l'Azienda non ha potuto che prendere atto degli accadimenti e delle decisioni rispetto alle quali era terza, obiettivamente.
Quanto alla richiesta se i rappresentanti della Società avallino comportamentiantisindacali come quelli avvenuti nella riunione, chiaramente la Casinò de la Vallee rispetta i ruoli sindacali e questo fa parte di una lettera che noi come proprietà abbiamo inviato all'Amministratore unico per ripartire da una codificazione sindacale che rispetta i ruoli e le funzioni di ognuno e che tutto venga concertato e la Casinò ritiene che il comportamento posto in essere dai rappresentanti delle sigle sindacali e delle Rsu non siano imputabili alla Società, e questo lo condividiamo, né per aver posto in essere azioni indebite né per omissione di atti doverosi. Quindi per quanto ci riguarda l'Azienda non ha posto in essere alcun comportamento antisindacale. Nel caso di specie la Società non poteva assumere e di fatto non ha assunto la veste di arbitro o di giudice in una controversia fra sigle sindacali perchè non è il suo ruolo essendo parte terza e non avendo nel caso di specie poteri coercitivi o di sorta, non privilegia sigle sindacali".
 

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