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Casinò Saint Vincent, tra storia e futuro

18 novembre 2017 - 10:08

In attesa di esaminare i risultati del 2017, l'analista di gaming Mauro Natta racconta gli ultimi dieci anni di vita del Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Mauro Natta
Casinò Saint Vincent, tra storia e futuro

Correva l’anno 2007 e il Casino di Saint Vincent festeggiava il suo 60° compleanno. L’onorevole Luciano Caveri scriveva: “Ogni celebrazione, specie per un anniversario della nostra storia locale che ci pone agli onori della cronaca, sarebbe inutile e fine a sé stessa se non diventasse occasione di riflessione perché il passato serve per vivificare il presente,serve per vivificare il presente serve per vivificare il presente”. E ancora: Questo è un dovere delle generazioni odierne per il dovuto rispetto verso chi ci ha preceduto e ha costruito la Valle che abbiamo avuto in custodia e che cederemo a nostra volta”.

Prosegueiva poi: “Vogliamo una casa da gioco viva ed efficiente perché il Passato si rinnovi e la nostalgia ceda il passo a nuove e prestigiose pagine da scrivere per il Casinò de la Vallée nel nome e nel ricordo di persone che con il loro lavoro al Casinò hanno fatto crescere il benessere della Valle”.
Moreno Martini, presidente della Società, aggiungeva: “Raccontare 60 anni di storia è una impresa sicuramente molto difficile. Lo è ancora molto di più quando si tratta di ripercorrere il cammino compiuto da un’azienda come il Casinò de la Vallée che nel 2007 festeggia il suo 60° compleanno. … 60 candeline sulla torta del compleanno rappresentano anche un’occasione per guardare al futuro, forti di un glorioso passato, per preparare la Casa da gioco alle sfide che un mercato diverso, per aspettative e stili di vita della clientela che sono cambiati, imporrà di affrontare. Comincia un nuovo percorso, una nuova storia, sicuramente difficili, ma assolutamente stimolanti e interessanti”.
Mentre Maurizio Costanzo scriveva: “… Penso che una valle bella come quella dove è nato il Casinò, possa e debba ospitare altro oltre il gioco. Hanno fatto bene i responsabili del Casinò de la Vallèe a costruire intorno alle sale da gioco manifestazioni prestigiose. Oltretutto la scenografia esterna, la natura è bellissima”.

I DATI - Nel 2007 il Casinò di Saint Vincent introitava un totale di 117.403.373 euro, così ripartiti: giochi lavorati 62.657.218 e slot machine 54.746.155. Tra i giochi lavorati emergevano le roulette, quella tradizionale con 15.540.096, la fair con 7.819.342 e quella americana con 14.940.420.

Aspettando la fine del 2017, dopo altri venti anni, rammento qualche dato.
Sino al 30 giugno 1994 si è avuta una gestione privata, dal 1° luglio inizia la gestione pubblica.
L’ultimo esercizio della gestione privata faceva registrare una quota di mercato relativa alle presenze del 46,60 percento e degli introiti totali del 38,96 percento (111.986.965). Al 31 dicembre del 2002 troviamo rispettivamente 33,28 percento e 27,70 percento (147.507.701) (Gestione Straordinaria regionale); al 31 dicembre 2008, 18,31 percento e 20,67 percento (102.257.480) (Casino Spa).
Dal 1993/94 al 2008, relativamente agli introiti totali, possiamo notare che Saint Vincent ha registrato un calo di 18,29 punti, Venezia un incremento di 19,06 punti, Campione e Sanremo sono rimasti pressoché invariati. A Venezia, nel 1999, è stata inaugurata la sede di Ca’ Noghera; nel 2002 i ricavi totali di Venezia ammontavano a 172.835.718 euro.

Dal 2009 ad oggi è storia abbastanza recente da essere ricordata senza ulteriore illustrazione di dati sia del mercato nazionale sia di Saint Vincent; fatta salva una breve e riassuntiva parentesi dal 1993/4 sino al 2013 che pare evidenziare alcune caratteristiche interessanti.
In ogni caso, è mia intenzione illustrare brevemente il trend di tutte le case da gioco italiane. La crisi finanziaria ha colpito tutto il mercato, chi più chi meno; unitamente alla concorrenza del gioco di stato ha contribuito a far tingere di rosso quasi tutti i bilanci ad esclusione di quello di Sanremo. Sicuramente, come riporta Gioconews Casinò, c’è assoluta necessità di una revisione strutturale del comparto.

LE PREFERENZE DELLA CLIENTELA - Rimanendo nei periodi dal 1993/94 al 2013 pare interessante verificare i mutamenti nelle preferenze della clientela dovute anche, e forse principalmente nell’ultimo periodo, alla diminuita disponibilità finanziaria.
Lo chemin de fer è passato da 30.186.380 nel 1993/94 a 31.210.384 nel 2002, a 16.639.256 nel 2008 e a 8.155.840 nel 2013; un calo totale di ben 22.030.350 euro.
Il punto banco da 1.641.816 (era presente solo a Saint Vincent) a 9.466.634 (non era presente a Venezia) nel 2002, a 17.905.692 nel 2008 e a 23.779.585 nel 2013; un incremento di 22.137.769 euro.
La roulette francese tradizionale da 86.797.812 a 75.570.404 nel 2002, a 51.798.695 nel 2008 e a 22.429.328 nel 2013; un calo di 64.368.484 euro.
La fair roulette da 11.287.682 (era presente solo a Saint Vincent) a 40.468.614 nel 2002, a 45.687.174 nel 2008 e a 30.407.237 nel 2013; un incremento di 19.119.555.
Il black jack da 13.320.973 a 21.888.852 nel 2002, a 22.7476.372 nel 2008 e a 17.649.695 nel 2013; un incremento di 4.328.722 euro.

Il poker da 1.387.203 (era presente solo a Saint Vincent) a 7.948.509 nel 2002, a 14.855.249 nel 2008, a 12.898.453 nel 2013. In questo gioco si devono considerare le varianti e i tornei intervenuti nel tempo. In ogni caso l’incremento di 11.511-250 euro è da prendere in considerazione.

Le slot da 105.037.520 a 308.611.979 nel 2002, a 301.322.500 nel 2008, a 184.454.066. Il trend ritengo metta in evidenza la concorrenza del gioco di stato e la crisi economica.
Mi piace evidenziare come il punto banco può avere rimpiazzato lo chemin de fer con il beneficio ulteriore della diminuzione del rischio di impresa insito in questo secondo gioco.
E che l’introduzione di giochi nuovi, dettati forse da una esigenza di personale inferiore, ha influito sul trend dei ricavi totali delle case da gioco. Un particolare attenzione può essere posta nel considerare la roulette americana che, salvo qualche brevissima apparizione, è sempre presente a Saint Vincent con un calo complessivo di 17.270.513 euro , da 21.451.554 nel 1993/94 a 4.181.041 nel 2013.

L'AUTORE – Mauro Natta è stato segretario nazionale dello Snalc e ha lavorato nei casinò di Saint Vincent e di Venezia.
 

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