Casinò Campione, Comune elimina recesso automatico da convenzione

Il consiglio comunale di Campione d'Italia, svolto nella serata del 16 marzo, è intervenuto non solo sullo Statuto, ma anche sulla convenzione che regola i rapporti tra la proprietà, appunto il Comune, e la società di gestione del Casinò.

Lo ha fatto, come si legge nella premessa alla delibera approvata, al "fine di migliorare taluni aspetti gestionali" della convenzione che era stata approvata l'anno passato. La modifica è sostanziale e riguarda l'articolo 14, quello che definisce i casi nei quali il Comune, socio unico, potrà recedere per iscritto dalla convenzione. "Potrà", appunto, con potere discrezionale, rispetto alla precedente formulazione che prevedeva invece l'automaticità della decadenza.

I casi che innescano il recesso restano immutati: "inosservanza delle prescrizioni contenute nella presente convenzione; reiterato mancato versamento delle somme dovute al Comune a norma dell'articolo 5, decorso il termine per procedere al pagamento, non inferiore a trenta giorni, assegnato dal Comune con atto di diffida e messa in mora da inviare a mezzo Pec; sottrazione, occultamento o perdita colpevole dei proventi dei giochi o per altre attività accessorie o complementari; inosservanza dei divieto di cessione o trasferimento della gestione ad altri, in tutto o in parte, sotto qualsiasi forma".