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Paesi Bassi: stretta, ma non divieto, alla pubblicità dei casino games

13 novembre 2020 - 14:37

Nel Regolamento sui giochi d'azzardo a distanza dei Paesi Bassi focus anche sul gioco responsabile e su norme restrittive, ma non proibitive, della pubblicità in materia.

Scritto da Mc

I Paesi Bassi si dotano di nuove norme sul gioco online, puntanto fortemente l'attenzione su quello responsabile e sugli strumenti per promuoverlo, e il regolamento inviato a Bruxelles per il consueto periodo trimestrale di stand still termina oggi 13 novembre la sua permanenza in Commissione senza che nè essa nè gli stati membri abbiano presentato pareri oppure osservazioni in merito.

I CONTENUTI DEL REGOLAMENTO - Il regolamento, si legge nella notifica inviata a Bruxelles, contiene regolamentazioni finalizzate all'attuazione della legge sui giochi d'azzardo a distanza e del decreto sui giochi d'azzardo a distanza relativamente a quanto segue: la licenza per l'organizzazione dei giochi d'azzardo a distanza, l'esercizio della suddetta licenza e il relativo titolare (capitolo 2); l'organizzazione dei giochi d'azzardo a distanza (capitolo 3, parte 1); la politica di integrità del titolare della licenza che include le misure contro le partite truccate (capitolo 3, parte 2); l'accesso ai giochi d'azzardo a distanza e la gestione dei crediti di gioco (capitolo 3, parte 3); la tutela dei consumatori, che include la gestione dei reclami e gli obblighi di informazione (capitolo 3, parte 4); il sistema di giochi d'azzardo per l'organizzazione dei giochi d'azzardo a distanza (capitolo 3, sezione 5); il monitoraggio del sistema dei giochi d'azzardo (capitolo 3, parte 6); i requisiti di registrazione e comunicazione e una banca dati sicura (banca dati di controllo) a fini di monitoraggio (capitolo 4). Inoltre, [mediante modifica dell'articolo 5.1 del regolamento sul reclutamento, la pubblicità e la prevenzione delle dipendenze (giochi d'azzardo)] si devono emanare ulteriori regolamentazioni relative alle limitazioni della pubblicità dei giochi d'azzardo - al fine di tutelare i gruppi socialmente vulnerabili - e alla politica dei titolari della licenza sulla prevenzione delle dipendenze e la relativa creazione e attuazione, le conoscenze e le competenze del personale rilevante, la registrazione e l'analisi del comportamento dei giocatori d'azzardo e l'intervento su tale comportamento, l'obbligo di informazione nei confronti dei giocatori, la registrazione e la comunicazione relative alla prevenzione delle dipendenze, il registro per l'esclusione dei giocatori (Cruks) e (la protezione de)i dati personali. Infine, il regolamento prevede un'imposta sull'uso per coprire i costi associati alla (prevenzione della) dipendenza dal gioco d'azzardo. Gli articoli di cui ai capitoli 3, 4 e 5 possono contenere regolamentazioni tecniche.

LE MOTIVAZIONI - Per anni, si legge ancora nella notifica, centinaia di migliaia di olandesi hanno partecipato a giochi d'azzardo online (ad oggi ancora non regolamentati). Gli obiettivi della politica olandese sul gioco d'azzardo, in particolare la prevenzione della dipendenza dal gioco d'azzardo, la tutela dei consumatori e la lotta alle attività illegali e ai crimini, non sono pertanto salvaguardati (senza un'ulteriore regolamentazione). Il sistema di concessione delle licenze e i relativi requisiti erano giustificati da motivi imperativi di interesse pubblico alla base della politica olandese sul gioco d'azzardo: tutela dei consumatori, prevenzione delle frodi, disincentivazione dei cittadini a sperperare denaro o a sviluppare la dipendenza dal gioco d'azzardo, e prevenzione di gravi problemi sociali in generale.

In assenza di armonizzazione in materia di giochi d'azzardo, spetta a ciascuno Stato membro determinare, conformemente alla propria scala di valori, cosa è necessario al fine di assicurare che gli interessi in questione siano protetti (in linea con la sentenza dell'8 settembre 2009, Liga Portuguesa de Futebol Profissional e Bwin International, C-42/07, EU:C:2009:519, punto 57 e la giurisprudenza ivi citata). Allo scopo di tutelare i summenzionati interessi, i Paesi Bassi considerano necessari i requisiti pianificati (tecnici e operativi) relativi ai titolari della licenza, alle aziende, ai giochi d'azzardo e all'organizzazione di tali giochi. Tali requisiti non sono discriminatori e sono proporzionati a quanto necessario al raggiungimento degli obiettivi summenzionati della politica sul gioco d'azzardo.

I Paesi Bassi considerano tali requisiti proporzionati in quanto commisurati e adeguati (alla lotta) ai rischi di dipendenza dal gioco d'azzardo, di sperpero di denaro e di frode. i requisiti sono stati altresì commisurati e adeguati al livello (elevato) di protezione previsto dai Paesi Bassi contro i summenzionati rischi associati ai giochi d'azzardo a distanza. Tali rischi sono più gravi rispetto ai rischi associati a forme di giochi d'azzardo più tradizionali e i requisiti pianificati sono adeguati alla gravità di tali rischi. I requisiti sono stati pertanto sviluppati in modo tale da contribuire congruentemente e sistematicamente alla regolamentazione dell'offerta (particolarmente rischiosa) dei servizi di gioco d'azzardo in questione e i Paesi Bassi ritengono pertanto che tali requisiti siano idonei a realizzare gli obiettivi perseguiti (in linea con la sentenza dell'8 settembre 2009, Liga Portuguesa de Futebol Profissional e Bwin International, C-42/07, ECR I-7633, punti da 59 a 61 e la giurisprudenza ivi citata). Delle misure meno restrittive (ossia delle alternative) sarebbero meno efficaci relativamente (alla lotta) ai rischi esistenti, al livello desiderato di protezione e all'attuazione di un monitoraggio adeguato del rispetto di tali disposizioni. Ove possibile e adeguato in relazione al livello desiderato di protezione, le disposizioni sono state armonizzate alle regolamentazioni di altri Stati membri e alle pratiche internazionali esistenti.

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