Polonia, il futuro del gioco appeso all'andamento dei casino games statali

"Sfortunatamente,la Polonia è ancora uno tra i paesi europei dove il mercato del gioco è più restrittivo e svolgere attività è più difficile". Lo afferma Piotr Dynowski, dello studio legale Bird&Bird, e che sarà uno dei relatori della prossima edizione del Prague Gaming Summit, evento in programma il prossimo 29 marzo all'Andel’s by Vienna House Prague e di cui Gioco News è media partner.
"Tuttavia, a quanto pare, le modifiche alle norme sul gioco introdotte lo scorso anno hanno fatto avere dei benefici agli operatori di scommesse autorizzati e li hanno aiutati a raddoppiare il loro fatturato rispetto agli anni precedenti. In generale, la gestione delle attività di gioco d'azzardo, anche nell'ambito dell'Unione Europea, è molto difficile in quanto le normative legali differiscono significativamente da paese a paese, alcune sono molto restrittive, altre piuttosto liberali. Questo è uno dei pochissimi settori industriali rimasti nell'Ue a non essere stato ancora armonizzato e in cui sembra che libertà fondamentali su cui essa si basa non siano realmente applicabili. L'industria del gioco d'azzardo deve anche lottare continuamente con la percezione negativa di molti governi e talvolta anche con l'immagine negativa della società. Generalmente il gioco d'azzardo viene spesso percepito come qualcosa di un po' pericoloso e che causa molto danno alla società, nonostante tutti gli sforzi dell'industria per la protezione dalle frodi, la lotta alla dipendenza dal gioco e altre importanti iniziative per dimostrare che non si tratta di un settore diverso da qualsiasi altra industria dell'intrattenimento".

Quanto alle prospettive per il 2018 in Polonia, "purtroppo, temo che non ci saranno grandi cambiamenti. A mio avviso, qualsiasi cambiamento futuro importante dipenderà da quanto successo avranno le nuove operazioni di casinò online del monopolio di Stato, ma ci sono ritardi nel loro lancio, quindi ci vorrà ancora un po' di tempo prima di vedere come stanno andando. Se avranno successo, il governo polacco non avrà alcun incentivo a liberalizzare i regolamenti e a consentire agli operatori privati ​​di competere con il monopolio. Ma se saranno un fallimento, si potrà riconsiderare se non è meglio consentire agli operatori privati ​​di operare più liberamente e generare entrate per lo stato dalle tasse. l'Unica area dove potenzialmente potrebbero esserci dei cambiamenti è l'abbassamento della tassazione, oggi molto alta e che è uno dei motivi per cui molti operatori non provano neanche a chiedere una licenza. Un simile cambiamento sarebbe certamente gradito all'industria e potrebbe generare ulteriori azioni sul mercato".