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Fsc: 250 mln di franchi spesi su siti illegali

31 ottobre 2017 - 14:13

La Federazione svizzera dei casinò fornisce le cifre del fenomeno ed è preoccupata del possibile annullamento tramite referendum della nuova legge sui giochi in denaro.

Scritto da Amr
Fsc: 250 mln di franchi spesi su siti illegali

“Attualmente, ogni anno dalla Svizzera fuoriescono circa 250 milioni di franchi in favore degli operatori online illegali basati all’estero. Le persone per le quali in Svizzera sono in vigore esclusione dal gioco possono continuare a giocare liberamente in queste sedi. Gli operatori online non pagano alcuna tassa o contributo in favore di Avs (assicurazione vecchiaia e superstiti Ndr), cantoni, sport e cultura. Poiché le loro sedi sono situate in paesi 'offshore', come Malta, Gibilterra, Antigua ecc., le loro attività illegali possono essere interrotte solo per mezzo di blocchi dei siti Internet”. Sono i dati snocciolati dalla Federazione svizzera dei casinò, nello spiegare perchè è necessario bloccare i siti di gioco stranieri, misura prevista dalla nuova legge sui giochi in denaro ma per la cui abolizione si stanno raccogliendo le firme necessarie all'indizione del referendum.

“I blocchi dei siti Internet non sono una novità, ma una pratica consolidata. Sono già in vigore in Francia, Italia, Spagna, Danimarca, Belgio, Bulgaria, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Romania, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Cipro, ma sono sempre più i paesi che si aggiungono a questa lista”, spiega ancora la Fsc, aggiungendo che il blocco dei siti di gioco non è una censura: “Il libero accesso a opinioni e informazioni di natura politica, religiosa o sociale non viene compromesso dalla legge sui giochi in denaro. I blocchi riguardano solamente i giochi in denaro online illegali basati all'estero. I nomi dei siti sottoposti a blocco vengono resi noti e i relativi proprietari possono prestare reclamo contro la decisione”.

Con i blocchi dei siti Internet si crea un precedente per ulteriori blocchi?

“I blocchi dei siti Internet previsti dalla legge sui giochi in denaro valgono unicamente per gli operatori online illegali basati all'estero. Questi blocchi possono essere presi in considerazione al fine di impedire altre attività illegali su Internet (ad es. pedofilia, terrorismo). A questo fine è tuttavia necessario creare una legge separata. Internet non è uno spazio al di fuori della legge”. Secondo la Federazione dei casinò i blocchi dei siti Internet funzionano: “Mostrano ai giocatori che quello al quale vogliono accedere è un sito straniero illegale, una circostanza della quale nella maggior parte dei casi non sono nemmeno a conoscenza”.

E se è vero che ”sono in corso d'esame possibili alternative, come ad esempio il blocco dei pagamenti”, esse “sono però lacunose e nella pratica si rivelano troppo complesse e impegnative”.

Con i blocchi dei siti Internet si rischia l'isolamento digitale?

“No. Si tratta semplicemente di bloccare gli operatori di giochi in denaro illegali online. Questi blocchi sono già attivi in più di 15 paesi e la tendenza è in crescita”.
 
I blocchi dei siti compromettono la stabilità della rete o rendono Internet meno sicuro?
 
“No. L'amministrazione federale ha analizzato la questione ed è giunta alla conclusione che i blocchi dei siti Internet non rendono la rete meno sicura”.
 
Quanto agli scenari che si aprirebbero se fosse indetto un referendum e vincesse il sì, "la totalità della nuova legge sui giochi non potrà entrare in vigore. Ai casinò svizzeri rimarrebbe vietato proporre giochi online, mentre gli operatori stranieri illegali non subirebbero alcun blocco. Questi continuerebbero a non attenersi alle nostre severe leggi in materia di protezione contro la dipendenza dal gioco e a non versare tasse e contributi per Avs, cantoni, sport e cultura. Questo continuerebbe a comportare per la Svizzera mancati introiti per almeno 250 milioni annui”.

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