Giappone, Tomakomai rinuncia al casinò

Le speranze della città di Tomakomai di rientrare nella gara per un resort integrato in Giappone sono state nuovamente deluse quando il governatore dell'Hokkaido Naomichi Suzuki ha chiarito in una conferenza stampa che il suo precedente rifiuto di partecipare al primo round di licenze è ancora valido.

Sebbene il governatore avesse chiarito la sua posizione già nel novembre del 2019, il governo della città di Tomakomai e altri sostenitori dell'Ir avevano continuato a nutrire la speranza di poter modificare quel verdetto attraverso vari sforzi di lobbismo.
Più di recente, queste speranze sono state riposte nel fatto che la tempistica nazionale di sviluppo delle Ir è stata ritardata di nove mesi, dando più tempo per le valutazioni sull'impatto ambientale.

Questo, a sua volta, si basa sul fatto che quando il governatore aveva annunciato il suo rifiuto originale dell'iniziativa, aveva citato l'idea che ci sarebbero voluti diversi anni per condurre gli studi ambientali necessari e che non c'era abbastanza tempo per completarli. I funzionari della città di Tomakomai e i loro alleati avevano sperato che il ritardo di nove mesi sulla linea temporale potesse forzare la mano del governatore.

Ma esso ha spazzato via le residue speranze, affermando che i nove mesi in più non lasciavano ancora tempo sufficiente e, in ogni caso, affrontare la crisi del Covid-19 deve essere la priorità del governo prefettizio in questo momento, non certo occuparsi di casinò.