Macao, incassi dei casinò in calo del 97 percento a giugno

Anche se sono ormai in piena attività, continua il periodo nerissimo dei casinò di Macao. I loro incassi, come reso noto dal Gaming Inspection and Coordination Bureau, sono infatti calati a giugno del 97 percento rispetto a un anno fa, e sono stati pari a 89.7 milioni di dollari.

Rispetto a maggio 2020, il calo è invece "solo" del 59,4 percento. Il gross gaming revenus di maggio era calato del 93 percento rispetto a un anno fa, secondo i dati del governo dell'ex colonia portoghese, oggi speciale regione amministrativa cinese. I crolli coincidono con le restrizioni ai viaggi che sono state adottate a seguire della pandemia di Covid-19.

IL PROGRESSIVO ANNUALE - Nel primo semestre 2020 i casinò hanno incassato il 77,4 percento in meno rispetto all'analogo periodo dell'anno passato.

LE RESTRIZIONI AI VIAGGI - Attualmente, chi viaggia da Macao a Hong Kong e viceversa è soggetto a un periodo di quarantena di 14 giorno. Martedì il governo di Hong Kong ha annunciato di aver prorogato al 7 agosto la scadenza per la fine della regola della quarantena di 14 giorni per gli arrivi da Macao, dalla Cina continentale e da Taiwan. La scadenza precedente era il 7 luglio.
La maggior parte di coloro che provengono dalla terraferma e che entrano a Macao non ha restrizioni di quarantena, ma quelli che desiderano tornare sulla terraferma dopo una visita a Macao sono attualmente soggetti a un requisito di quarantena di 14 giorni. Vi sono tuttavia restrizioni nell'emissione di visti da parte delle autorità cinesi affinché i continentali viaggino verso Macao.
La terraferma e Hong Kong sono di solito mercati chiave per la fornitura di giocatori d'azzardo per i casinò di Macao.