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I casinò tribali: 'Ci servono aiuti per 18 miliardi di dollari'

19 marzo 2020 - 11:12

I casinò tribali messi a dura prova dalla chiusura a causa del Covid-19; chiesti aiuti pubblici per 18 miliardi di dollari.

Scritto da Mc
I casinò tribali: 'Ci servono aiuti per 18 miliardi di dollari'

Casinò in gravissima crisi in tutto il mondo a causa dell'emergenza coronavirus che ha portato ormai a una chiusura generalizzata in quasi tutto il globo. Negli Stati Uniti, l'industria dei giochi dei nativi americani, rappresentata dal Niga, ha richiesto 18 miliardi di dollari in aiuti federali poiché ha chiuso i casinò, che sono l'unica fonte di entrate commerciali per dozzine di tribù, nel tentativo di rallentare l'epidemia di coronavirus.

A suo dire, i governi tribali non saranno in grado di fornire servizi sanitari ed educativi e saranno inadempienti sui prestiti a meno che non ottengano il sostegno federale per compensare la perdita di denaro nei casinò, ha dichiarato la National Indian Gaming Association in una lettera ai membri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.

"Fornire i mezzi ai governi tribali per continuare a pagare tutti gli stipendi e le indennità dei dipendenti aiuterà immensamente questo paese a riprendersi", si legge nella lettera indirizzata ai rappresentanti Deb Haaland e Tom Cole del Caucus dei nativi americani della Camera, come riporta Reuters.

I NUMERI DEL DISASTRO - I circa 460 casinò indiani degli Stati Uniti stanno progressivamente e velocemente chiudendo a causa della minaccia del coronavirus, come del resto si sta disponendo sia a livello federale che statale.
Ciò significa chiudere i casinò degli indiani d'America che impiegano oltre 700.000 persone in modo diretto e indiretto e che hanno generato oltre 37 miliardi di dollari di entrate nel 2017, una cifra che li ha resi il più grande segmento del settore dei giochi negli Stati Uniti, secondo l'associazione. A differenza dei governi statali e locali, le tribù hanno generalmente una base imponibile minima o nulla per generare reddito e dipendono dai casinò e dalle imprese collegate come gli hotel per le loro entrate.
Il governo federale fornisce ancora la maggior parte dei fondi alle tribù attraverso trattati e patti, garantendo denaro per l'istruzione, la sicurezza pubblica, le infrastrutture di base, la salute e altri servizi.
 
LE RICHIESTE - Sostenuta da una coalizione di organizzazioni di nativi americani, la lettera dell'associazione propone che le tribù ricevano una quota di aiuti federali di circa il 2 percento, proporzionata alla loro quota della popolazione degli Stati Uniti, nell'ambito del pacchetto di incentivi economici da 850 miliardi di dollari proposto dal presidente Donald Trump.
L'associazione, in rappresentanza di 184 tribù, ha anche proposto al Congresso di emanare una legislazione per imporre una ristrutturazione temporanea di 26 settimane e una sospensione dell'accantonamento del tasso di interesse su tutti i prestiti con i governi tribali e le loro entità.
 
IL FRONTE AGA - Nei giorni scorsi, anche l'American Gaming Association, per voce del suo presidente Bill Miller, aveva evidenziato la stessa situazione di grandissima difficoltà, sollecitando il Congresso Usa a intervenire per sostenere i casinò commerciali.
 

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