Lotta a coronavirus, l'industria dei casinò in campo
Numerose donazioni da parte dell'industria dei casinò per sostenere la ricerca e cura contro il coronavirus.
Scritto da Mc
Mentre il coronavirus continua a diffondersi liberamente in tutta la Cina e si fa strada in altre parti del mondo, diverse società legate ai casinò si fanno avanti per cercare di evitare che le cose peggiorino nelle aree più colpite. Meg-Star Group, un operatore di junket e Melco Resorts and Entertainment hanno effettuato donazioni considerevoli - circa 3,84 milioni di dollari in totale - per la provincia di Hubei in Cina, nonché l'epicentro dell'epidemia, Wuhan. Man mano che vengono prese ulteriori precauzioni per controllare ulteriormente l'epidemia, altre aziende del settore dei giochi forniscono contributi finanziari per sostenere le cure e gli sforzi di contenimento in Cina.
All'inizio di questa settimana, Galaxy Entertainment Group ha annunciato che avrebbe donato 3,12 milioni di dollari alla provincia di Hubei (2,49 milioni) e Macao (i restanti 624.500).
A unirsi allo sforzo è Guangdong Group, un operatore junket di Macao. Tramite la Guangdong Charity Foundation, sta donando 1,3 milioni di dollari a Hubei e Macao sotto forma di forniture mediche e preventive. Inoltre, ha annullato le attività pubbliche e fornirà maschere facciali gratuite a tutto il personale nel tentativo di impedire la diffusione del virus.
La Sociedade de Jogos de Macau, Sjm, meglio conosciuta come Sjm, è l'ultima arrivata nel dare il suo contributo alla causa, stanziando 2,49 milioni di dollari. Alcuni dei fondi devono essere utilizzati per l'acquisto di forniture mediche e dispositivi di protezione e il contributo è stato coordinato con l'Ufficio di collegamento cinese a Macao. La presidente Daisy Ho afferma: “La donazione porta con sé i nostri più sinceri auguri per il popolo di Hubei e per la nostra patria. SJM è fermamente d'accordo con il governo di Macao e con tutta la gente di Macao nel tentativo di contenere la diffusione del coronavirus. Auguriamo una pronta guarigione a tutte le persone e tutte le economie colpite dal virus".
Certamente c'è una certa dose di altruismo dietro le donazioni, ma ovviamente le società di gioco hanno molto da perdere se il virus non sarà sconfitto.