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Bienkowska: 'Gioco, politiche nazionali siano proporzionate'

19 marzo 2019 - 09:58

Il commissario europeo Elzbieta Bienkowska risponde all'interrogazione dell'eurodeputato Elzbieta Bienkowska sulle norme su gioco e casinò, in particolare in Germania.

Scritto da Mc

"La Corte di giustizia dell'Unione europea (Cgue) ha più volte dichiarato che, in assenza di una normativa settoriale dell'Ue sul gioco d'azzardo, gli Stati membri sono liberi di fissare gli obiettivi della loro politica sul gioco d'azzardo in base alla propria scala di valori e, se del caso, definire dettagliatamente il livello di protezione richiesto, in particolare per garantire la protezione dei consumatori e l'ordine pubblico". Lo afferma il commissario europeo per il mercato interno, Elzbieta Bienkowska, rispondendo all'interrogazione dell'europarlamentare Evžen Tošenovský (Ecr) che chiede alla Commissione "se intende creare un quadro giuridico uniforme per regolamentare il gioco d'azzardo in tutta l'Ue".

Nel ribadire concetti in realtà già noti, il commissario sottolinea che "le politiche nazionali devono tuttavia essere in linea con le norme sul mercato interno stabilite dal Trattato e interpretate dalla Corte, in particolare per quanto riguarda la proporzionalità. Pertanto, il margine di discrezionalità degli Stati membri è quello di decidere in che modo i loro obiettivi politici siano raggiunti nel miglior modo possibile, mediante un divieto totale di gioco d'azzardo o, ad esempio, fornendo servizi regolamentati e incanalando la domanda verso tali servizi".

Inoltre, "la Commissione riconosce la più ampia legittimità politica degli obiettivi di interesse pubblico che gli Stati membri perseguono nel disciplinare i servizi di gioco d'azzardo. Tenendo presente ciò, nella sua decisione del 7 dicembre 2017 la Commissione ha chiuso le procedure di infrazione e il trattamento dei reclami nel settore del gioco d'azzardo. Alla luce delle linee guida fornite dalla Cgue come sopra delineate, i denuncianti sono incoraggiati a ricorrere ai rimedi nazionali quando si trovano ad affrontare problemi con il diritto comunitario nel settore del gioco d'azzardo.
Per le stesse ragioni, la Commissione non ritiene che sarebbe auspicabile proporre l'armonizzazione della legislazione sul gioco d'azzardo in tutta l'Ue in questa fase".

Il commissario conclude assicurando che "la Commissione segue gli sviluppi della normativa sul gioco d'azzardo in tutti gli Stati membri ed è a conoscenza degli sforzi in corso in Germania per modernizzare la sua legislazione sul gioco d'azzardo nazionale".

 

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