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Svizzera, per casinò obbligo chiusura alle 19 e di domenica

11 dicembre 2020 - 14:49

In Svizzera rafforzate le misure contro il Covid-19: casinò obbligati a chiudere alle ore 19 e di domenica.

Scritto da Anna Maria Rengo

Case e sale da gioco "devono rimanere chiuse tra le ore 19.00 e le ore 06.00, la domenica, nonché il 25 e il 26 dicembre e il 1° gennaio". 

Lo si legge nella nuova ordinanza del Consiglio federale elvetico, messa a punto, come previsto, per fronteggiare la seconda ondata di coronavirus che sta colpendo anche la Svizzera.

Le nuove disposizioni entreranno in vigore da domani, sabato 12 dicembre e si applicheranno fino al 21 gennaio del 2021.

Nel motivare le disposizioni, il Consiglio federale spiega: "Il numero delle infezioni da coronavirus rimane molto elevato e in parecchi Cantoni ha ripreso a crescere. Gli ospedali sono al limite delle loro capacità e il personale sanitario è allo stremo. La situazione è preoccupante, non da ultimo perché nei prossimi giorni il rischio di un'ulteriore e più rapida crescita dei contagi è elevato. Con il freddo, la gente trascorre più tempo al chiuso e durante le festività il numero di contatti privati aumenta".

LE DEROGHE - Tuttavia, i Cantoni con un'evoluzione epidemiologica favorevole possono posticipare l'orario di chiusura alle 23.00, se il valore di riproduzione resta inferiore a 1 per almeno 7 giorni consecutivi e se l'incidenza giornaliera su 7 giorni è inferiore alla media svizzera. Nel Cantone devono inoltre essere disponibili sufficienti capacità per il tracciamento dei contatti e l'assistenza sanitaria. Un Cantone che intende prolungare gli orari di apertura deve dapprima concordarsi con i Cantoni limitrofi.

CANTONI DIVISI - In sede di consultazione, si legge nella nota del Consiglio federale, i Cantoni hanno prevalentemente condiviso la valutazione della situazione epidemiologica. Gran parte di loro è favorevole a una maggiore uniformazione dei provvedimenti. Molti chiedono alla Confederazione misure immediate ed efficaci per attenuare le ripercussioni economiche. La grande maggioranza non concorda tuttavia con il modo di procedere del Consiglio federale.

GLI SCENARI FUTURI - Nella seduta del 18 dicembre, il Consiglio federale discuterà l'ulteriore procedura nel caso fossero necessarie ulteriori restrizioni.

LA POSIZIONE DEL CANTON TICINO - In Ticino (dove si trovano i casinò di Locarno, Lugano e Mendrisio) il Consiglio di Stato prende atto delle misure annunciate dal Consiglio federale per fronteggiare la diffusione del coronavirus in Svizzera, e ha agià dattato le disposizioni cantonali. Il Governo ticinese saluta con favore l’aumento del contributo finanziario della Confederazione a sostegno dei settori economici colpiti dall’effetto delle restrizioni.

In una nota, sottolinea che la situazione epidemiologica in Ticino al momento non permette al Cantone di applicare deroghe all’obbligo di chiusura dei ristoranti ma, questo proposito, il Governo considera problematico considerare l’incidenza media svizzera quale parametro di riferimento per concedere ai Cantoni la facoltà di deroga: questa scelta potrebbe infatti innescare effetti indesiderati come una minore propensione dei Cantoni a invitare la popolazione a ricorrere ai test.
Il Governo ticinese saluta positivamente l’intenzione annunciata dal Consiglio federale di ampliare le possibilità di sostegno alle imprese, ma sottolinea l’esigenza di concretizzare a breve il programma di aiuti per i casi di rigore, in modo da evitare conseguenze irreparabili per gli operatori economici del Cantone. Un messaggio governativo sarà presentato prima di Natale, per permettere l’applicazione dell’ordinanza federale.
Infine, il Consiglio di Stato ribadisce la criticità di introdurre cambiamenti normativi troppo frequenti e a diversi livelli istituzionali che generano insicurezza fra la popolazione e gli operatori economici. In questo senso, il Governo ritiene problematica l’intenzione del Consiglio federale di prevedere ulteriori misure già nel corso della prossima settimana.

 

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