1,7 miliardi di dollari. È il valore stimato del progetto di Bally's Quad Cities Casino & Hotel, che ha presentato la sua istanza per avviare le attività all'Illinois Gaming Board relativa ad un casinò-resort da realizzare sul lungofiume a Chicago Avenue e Halsted Street. La città di Chicago attende l'apertura del casinò, anche temporaneo, entro la prossima estate.
Il progetto è appoggiato anche dal sindaco di Chicago, Lori Lightfoot, che l'ha firmato e spinto attraverso il Consiglio comunale già a maggio, anche se deve ancora essere approvato dalla Chicago Plan Commission. La città sta puntando sulla società di gioco d'azzardo con sede nel Rhode Island per ottenere entrambe il via libera in tempo per dare il via a un casinò temporaneo installato presso il punto di riferimento Medinah Temple nel vicino River North già dalla prossima estate, ma i tempi per l'approvazione potrebbero essere più lunghi.
La legge statale del 2019, che ha creato le licenze del casinò di Chicago e le altre cinque in tutto l'Illinois, dà al Gaming Board fino a un anno di tempo per rivedere la domanda di Bally's. I regolatori statali in genere hanno impiegato almeno 12 mesi per controllare i nuovi casinò candidati nell'Illinois. Tuttavia anche i partner dell'Hard Rock Casino Rockford hanno dovuto attendere quasi due anni prima di poter aprire il loro casinò temporaneo, lo scorso autunno. Si tratta dell'unica struttura aperta a partire dal 2019, anche se un casinò temporaneo a Waukegan, gestito da Full House Resorts con sede a Las Vegas, dovrebbe aprire questo autunno.
Marcus Fruchter, l'amministratore del Gaming Board, organismo cronicamente a corto di personale, ha incolpato la pandemia per i ritardi che si sono registrati, ma anche un processo di offerta competitivo per assegnare la licenza suburbana che ha ulteriormente tirato fuori la saga delle licenze. Almeno sulla carta il fatto che Bally's già gestisce un casinò con licenza statale a Rock Island, struttura ben nota al Gaming Board, potrebbe agevolare la questione.
Il sindaco Lightfoot ha esortato l'agenzia a rivedere "rapidamente" la proposta del nuovo casinò, anche nel tentativo di aprire le casse della sua amministrazinoe alle entrate dal gioco. I responsabili del bilancio cittadino stimano che con il casinò pienamente operativo (come dovrebbe essere intorno al 2026) dovrebbero entrare circa 200 milioni di euro all'anno, utili per i fondi pensione della polizia e dei vigili del fuoco, disperatamente sottofinanziati. Bally's ha già effettuato un pagamento anticipato di 40 milioni di dollari alla città, e a breve pagherà anche la tassa di iscrizione statale di 250.000 dollari.
"Non vediamo l'ora di lavorare con l'Illinois Gaming Board e la città di Chicago per portare a Chicago un resort di destinazione di intrattenimento di livello mondiale", ha dichiarato Christopher Jewett, vice presidente dello sviluppo aziendale di Bally, ma alcuni esperti di Wall Street si sono chiesti se la società sarà in grado di realizzare l'ambizioso progetto, che prevede anche un hotel, un teatro da 3.000 posti, un'estensione Riverwalk, un parco all'aperto e un locale musicale, tra gli altri servizi.
Proprio le tempistiche sono uno dei principali problemi. Fitch Ratings ha declassato le sue prospettive su Bally's a "negative" all'inizio di questa estate, citando "il rischio di esecuzione" e la rigorosa tempistica di apertura per il progetto del casinò di Chicago.
A contrastare il progetto ci sono anche alcuni residenti di River North, non contrari al casinò, ma che chiedono importanti modifiche al piano di sviluppo. "Salvo sviluppi imprevisti Bally's sarà il nostro vicino e vogliamo una relazione il più positiva e produttiva possibile per il bene di tutte le parti interessate", ha dichiarato Brian Israel, presidente della River North Residents Association.