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Il sindaco di Lugano: 'Campione, controparte non stabile'

15 novembre 2021 - 08:41

Il sindaco di Lugano, Michele Foletti, risponde all'interrogazione di Andrea Censi sui debiti maturati da Campione d'Italia.

Scritto da Anna Maria Rengo
Il sindaco di Lugano: 'Campione, controparte non stabile'

Lunga e puntuale risposta, quella che il nuovo sindaco di Lugano, Michele Foletti, dà all'interrogazione del consigliere della Lega dei ticinesi Andrea Censi, dal titolo "Stipendi da Campione e debiti da sbrojare" e nella quale chiama in causa la situazione debitoria dell'enclave nei confronti della città ticinese.

Nella riposta, Foletti sottolinea che il Muncipio di Lugano "non ha avuto contatti diretti con la nuova amministrazione di Campione d'Italia" e che "l'obiettivo è di potere riproporre alla nuova amministrazione le problematiche inerenti alla fatturazione dei costi generati dal Consorzio Depurazione Acque Lugano e Dintorni (Cdaled) nel corso del 2022".

Foletti segnala inoltre "la difficoltà riscontrata negli anni di garantirci una controparte stabile con la quale discutere e risolvere le problematiche inerenti alle convenzioni in essere (a livello istituzionale - giunta, commissari, liquidatori e anche a livello tecnico - amministrazione, consulenti, ecc.). Il prossimo 19 novembre 2021 si riunirà la Commissione paritetica Canton Ticino - Comune di Campione d'Italia, incontro al quale parteciperà il nostro sindaco Michele Poletti, il quale cercherà di far inserire questo tema nell'ordine del giorno".

Quanto alle convenzioni con l'enclave e alla loro possibile discussione o ricontrattazione, Foletti ribadisce che "l'impossibilità di avere rappresentanti stabili della controparte non ha finora permesso di giungere a concretizzare soluzioni condivise e durature. Il Municipio auspica che nel 2022 si possa tornare a discutere e condividere con Campione d'Italia una soluzione che permetta in seguito di ridiscutere anche la convenzione con il Consorzio".

In risposta a Censi, il sindaco evidenzia che "più che servizi, la Città di Lugano, rifattura a Campione d'Italia - in base a delle chiavi di riparto stabilite dal Cdaled - dei costi legati alla raccolta e allo smaltimento delle acque fognarie provenienti da Campione d'Italia ed il loro trasferimento, cumulate a quelle della Città, presso il Consorzio di Bioggio" e, rispetto al pagamento delle fatture "entro i termini prestabiliti" da parte del Comune, la risposta è che: "No, il Comune di Campione d'Italia non paga le fatture entro i termini prestabiliti. Si limita - presumibilmente quando può - a versare degli acconti relativi unicamente alla fatturazione dei costi di gestione corrente del Cdaled pari al 90 percento del fatturato. Le posizioni relative alla tassa microinquinanti, manutenzione stazione pompaggio Caprino e costi per investimenti non vengono onorati. Questo è il modus operandi attuale".

Quanto allo scoperto, "premesso che tutti i crediti fatturati/vantati, nei confronti del Comune di Campione d'Italia e accumulati a partire dal giugno 2006 (anno dell'inizio della fatturazione della posa della condotta a lago) e fino al 31 dicembre 2019 sono stati in parte regolati ed in parte stralciati - dopo il fallimento del Comune di Campione d'Italia (in realtà stato di dissesto Ndr) - a seguito delle deliberazioni dell'Organo straordinario di liquidazione per i debiti di Campione d'Italia", l'ammontare delle fatture scoperte ha un totale complessivo di 417.989 franchi".

Censi aveva chiesto al Municipio quali misure pensasse esso di intraprendere qualora Campione torni a non saldare i debiti per i servizi erogati e a tale proposito, "ritenuto che il Municipio ha come obiettivo primario la definizione di norme condivise che permettano di mantenere il servizio e l'incasso della quota parte dei costi generati da Campione, in caso di morosità del Comune di Campione dovremo tornare a richiedere la mediazione del Cantone e della Confederazione al fine di garantire interventi, si spera risolutivi, delle autorità governative italiane. Da parte della Città - ribadisce Foletti - una 'prova di forza' è francamente non ipotizzabile considerato come il mancato convogliamento delle acque luride di Campione a Bioggio potrebbe comportare lo scarico dei liquami a lago; azione che di fatto secondo la legislazione italiana si configurerebbe in un reato di 'inquinamento colposo'".

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