skin

Scordato: 'Piccoli casinò alla prova Covid, ma le soluzioni ci sono'

20 febbraio 2021 - 09:30

Nasce il programma di salvataggio degli operatori più piccoli di casinò, la parola al manager Gianfranco Scordato.

Scritto da Anna Maria Rengo
Scordato: 'Piccoli casinò alla prova Covid, ma le soluzioni ci sono'

In un mondo sempre più segnato dalle forti disparità – oggi accentuate e accelerate ancor più dalla crisi innescata dalla pandemia - l’industria del gioco e specialmente quella dei Casinò tradizionali non fa certo eccezione.

Un universo che a parte le pochissime realtà formate da grandi multinazionali del gioco che dominano il mercato planetario da Las Vegas a Macao, è formato da una miriade di piccole proprietà (spesso anche individuali) che in un mercato polverizzato, lottano, in grande sofferenza per la loro sopravvivenza.

I casinò oggi (grandi o piccoli che siano) necessitano di prodotti, competenze e sistemi di gestione sempre più sofisticati, non solo nella gestione ordinaria delle operations ma anche in materia di compliance, ed elevata governance. La risposta a queste necessità non risulta né semplice né economica, tanto da esporre attività di minor portata ad un doppio rischio: soddisfare in pieno i requisiti apportando quindi maggior peso ad un business finanziariamente già poco redditizio; oppure non non far nulla e rischiare il tutto per tutto, trasformando la gestione aziendale in una vera e propria roulette russa.

Ma come può il piccolo operatore di casinò sopravvivere o, meglio ancora, imporsi in un settore sempre più messo alla prova? Quanti professionisti servono e, soprattutto, con quali costi, vista la piccola dimensione dell'attività? A queste domande prova a dare risposta la piattaforma CasinoMarketWatch, di cui è fondatore e managing partner un nome ben noto all'industria Italiana ed internazionale dei casinò: Gianfranco Scordato, appena qualche anno fa direttore generale del Saint Vincent Resort & Casino.

CasinoMarketWatch nasce nel 2019 come micro-impresa (Boutique Firm per una definizione di maggior tendenza..), con l’idea di mettere a servizio l’esperienza operativa a manageriale maturata nel settore gioco, amplificata da una vasta rete di consolidate relazioni professionali. Alle originarie attività legate più a un taglio finanziario (esecuzione di due diligence, valutazione aziendale, vendita strategica, M&A), CasinoMarketWatch ha deciso adesso di abbracciare la possibilità di creare interessanti corrispondenze e partneships attraverso una piattaforma integrata di prodotti/servizi/competenze. Ha così integrato investitori, produttori giochi, partners tecnologici, talenti e field experts, così da fornire la più estesa rete di supporto e portezione per chi è chiamato oggi a rimanere in equilibrio nell'avventura della gestione casinò in un mondo pandemico e post-pandemico.
 
“La piattaforma (vedi PalmsDream.com) – spiega Scordato – ancor prima di essere classificata come una serie di prodotti e servizi, è innanzitutto un concept! Ci rivolgiamo principalmente alle proprietà individuali di strutture singole, quelle che più di altri si sentono oggi sopraffatte e scoraggiate nel gestire da sole tutte le problematiche ordinarie della gestione quotidiane, l’inarrestabile corsa all’ammodernamento di prodotto e il reale utilizzo delle nuove tecnologie, da una concorrenza sempre più incalzante, da tutte quelle pressioni esercitate dalla richiesta sempre più stretta di forte compliance e governance.
È ovvio che non abbiamo una soluzione per tutti i problemi, ma non lasceremo da soli i nostri futuri partners. Insieme con loro, (in base alle nostre valutazioni sulle reali possibilità di turnaround ed espansione), potremmo optare per piani di co-investimento in tecnologia e aggiornamento del prodotto, provvedere ad elaborare piani di ammodernamento ed estensione prodotto, possiamo offrire servizi legati al turnaround come change (o interim) management, interi progetti in 'turn key' formando alleanze strategiche con partners tecnologici oppure acquisire l’intera gestione delle operations.
 
Insomma, CasinoMarketWatch - attraverso la sue estese capacità operative, sviluppate in collbarazione con partners di primissima categoria e di riconosciuta leadership internazionale - offre a operatori di piccoli/medi casinò (spesso proprietari di casinò individuali) tutta una serie di prodotti e servizi, con l'obiettivo di incoraggiare e supportare processi di digitalizzazione del business e di internazionalizzazione delle aziende. Ma soprattutto offrendo loro supporto, condivisione e maggior serenità nell’affrontare lucidamente questo periodo di grande difficoltà”.
 
Quali sono i vostri principali mercati di riferimento?
 
“In realtà, non ci sono motivi per restringere il nostro geo-target a singole regioni geografiche ma crediamo fortemente nel valore aggiunto portato da una concentrazione di strutture (stessa area) sopratutto per la gestione di programmi condivisi e ovviamente, vi sono delle zone dove ci sentiamo maggiormente adatti a sviluppare il nostro progetto così che inizalmente, CasinoMarketWatch concentrerà i suoi sforzi in zona Latam (Latino America – e più precisamente, Caraibi e America Centrale) che sarà per noi la scelta più naturale, mentre in Europa al momento, siamo maggiormente concentrati sull'online”.
 
I casinò italiani sono nei vostri radar? E come giudica, lockdown a parte, il mercato italiano dei casinò?
 
“L’idea di una interlocuzione generalizzata con le realtà del mercato gioco in Italia e del settore casinò nello specifico, rimane sempre di mio personale interesse oltre che motivo di soddisfazione professionale e orgoglio, anche se un coinvolgimento diretto – almeno con questo progetto - lo vedo alquanto improbabile. Le case da gioco in Italia sono già pesantemente strutturate e capacitate di ogni necessaria risorsa interna (trane forse la reale volontà di affronatare l’eccessiva sofisticazione di delicati equilibri interni) e non hanno certamente sisogno di ricorrere alle nostre risorse; siano esse competenze settoriali o specifiche di prodotto.
 
È anche vero che l’Italia si appresta a varare un grande processo di ammodernamento che grazie al recovery fund destinerà risorse senza precedenti alla trasformazione digitale dell'intero Paese... sarebbe impensabile che il settore gioco non cogliesse a piene mani l’opportunità di partecipare a questa grande fase di cambiamento. E allora sì, un dialogo aperto, esteso e costante su standard e best practices adottate da operatori internazionali, gioverebbe sicuramente al confronto ed all’individuazione di nuove formule di gestione e modelli di business... favorire questo dialogo tra i vari partners a servizio di CasinoMarketWatch sarebbe per noi una felice contribuzione”.
 

Articoli correlati