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San Marino, la sala Diamond chiude 2020 con incassi del 31 percento

07 gennaio 2021 - 11:09

Anno difficile anche per la sala Diamond di San Marino: gli incassi registrano una flessione del 31 percento.

Scritto da Anna Maria Rengo

Conto assai salato, quello che il Covid-19 ha presentato anche alla sala Diamond, il “casinò” di San Marino gestito, nella zona industriale di Rovereta, dalla Giochi del Titano Spa. Anche il governo sammarinese ha infatti dovuto prendere disposizioni per fronteggiare la pandemia, con un primo lockdown primaverile della sala e un altro iniziato il 24 dicembre e che si sarebbe dovuto concludere oggi, giovedì 7 gennaio, ma le disposizioni sono state prorogate fino a sabato 16. Nel 2020 si sono contati dunque 107 giorni di chiusura.

A dicembre il casinò del Titano ha dunque incassato circa 1.100.000 euro, questa la stima di Gioconews.it: si registra un calo del 41 percento, calcolato perlò sull'intero mese del 2019, e non solo sui 23 giorni nei quali si è stati in attività nel 2020. Gli ingressi di dicembre sono stati 9.340, in calo del 51 percento rispetto all'intero mese 2019, mentre i clienti nuovi sono stati 447, per un progressivo annuo di 8.090.

Quanto ai risultati complessivi del 2020, gli incassi, circa 13 milioni di euro, sono scesi del 31 percento, mentre gli ingressi, pari a 117.301, hanno registrato un meno 39 percento.

IL COMMENTO DI CARONIA - “Purtroppo abbiamo dovuto pagare alla pandemia un forte scotto, ma dobbiamo comunque mandare dei messaggi positivi”, afferma il direttore generale della Giochi del Titano Spa, Salvatore Caronia. “La soddisfazione maggiore è che la nostra attività e le misure adottate hanno consentito che nessun caso registrato di Covid possa essere atttribuito alla Giochi del Titano, grazie alle operazioni di prevenzione e di screening che abbiamo condotto. A settimane alterne, per esempio, tutti i nostri dpendenti sono sottoposti a screening sierologici e tamponi. Abbiamo messo tanto impegno e serietà per far correre meno rischi possibile sia ai dipendenti che ai clienti, e il risultato ci ha pagati, tenendo anche conto delle dimensioni e dei numeri della struttura”.

Inoltre, “il buon auspicio per il 2021 è che, attraverso i vaccini e i rimedi farmacologici, tutti potremo riprendere in serenità e tranquillità le nostre attività e un po' della nostra vita, e che in questo contesto non si guardi più al gioco in maniera pregiudizievole e ideologica. Il risultato da noi raggiunto vale per noi ma anche può valere anche per il mondo del gioco, così da affrontare il domani con meno scetticismo nei suoi confronti. Il nostro è un settore come tutti gli altri, che ha il diritto di vivere nelle regole e dentro le regole”.

I casinò e il settore del gioco in generale in Italia lamenta la scarsità dei ristori, com'è la situazione a San Marino?

Noi abbiamo potuto utilizzare la cassa integrazione. Se in Italia sono stati previsti dei ristori nei confronti delle partite Iva, questa misura a San Marino non è stata adottata e come società ci siamo fatti, seppure parzialmente carico, degli oneri nei confronti dei nostri collaboratori in possesso di codice operatore economico, equivalente della vostra Iva. San Marino è in grosse difficoltà economiche e non ha le stesse possibilità dell'Italia di attingere all'emissione di Titoli di Stato che poi la Banca centrale europea compra, e quindi non è stato possibile prevedere ristori a varie categorie, comprese la nostra”.

Ma la Giochi del Titano è una società solida: “Fortunatamente non abbiamo avuto necessità particolari e, nonostante i 107 giorni di chiusura, il nostro bilancio 2020, che deve essere ancora approvato, posso anticipare che chiuderà con un utile di circa 1,7 milioni di euro. Grazie alla nostra solidità abbiamo per esempio potuto anticipare la cassa integrazione ai nostri dipendenti e abbiao anche concesso loro la possibilità di usare le ferie, anticipando anche quelle del 2021”.

 

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