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Coronavirus, dodici casinò di Macao restano chiusi

20 febbraio 2020 - 11:21

Dal 20 febbraio i casinò di Macao possono riaprire i battenti, ma dodici preferiscono restare chiusi.

Scritto da Roberta Falasca
Coronavirus, dodici casinò di Macao restano chiusi

Dodici casinò, ossia meno di un terzo dei quarantuno attivi, hanno deciso di non riaprire i battenti oggi, giovedì 20 febbraio, come riferisce il direttore del Gaming Inspection and Coordination Bureau, Paulo Martins Chan.

Come noto, la chiusura per due settimane era stata disposta dal governo della speciale regione amministrativa nel tentativo di combattere la diffusione del coronavirus.
 
In totale, saranno circa 1.800 i tavoli da gioco disponibili nei ventinove casinò tornati in attività. ossia meno del 30 percento di quelli in attività prima della chiusura dei casinò.
 
Quelli che hanno deciso di non riaprire immediatamente sono l'Altira, il Grand Dragon Hotel, il Grand Lapa, il Macau Jockey Club, l'Oceanus, il President Hotel, il Regency Art Hotel, il Rio Hotel, il Sands Cotai Central e il Waldo.
 
Come noto, il governo di Macao ha concesso agli operatori di gioco la possibilità di posticipare fino a un massimo di trenta giorni la riapertura, riconoscendo anche l'attuale scarsità della domanda. I casinò dovranno inoltre adottare ulteriori misure precauzionali: non solo dotare di mascherine sia i clienti che i croupier, ma anche aumentare la distanza tra un tavolo e l'altro.
 

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