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Il governo di Macao: 'Casinò, chiudete'

04 febbraio 2020 - 09:18

Il governo di Macao chiede ai casinò di chiudere per due settimane a causa dell'emergenza coronavirus.

Scritto da Amr
Il governo di Macao: 'Casinò, chiudete'

Come già nell'aria, il capo esecutivo di Macao, Ho Iat Seng, ha reso noto che il governo chiederà agli operatori dei casinò di sospendere le loro attività per due settimane, mentre la città ha confermato altri due casi di coronavirus, entrambi riferiti a residenti. 

Il governo incontrerà i rappresentanti dei sei licenziatari per discutere la questione, inclusa la data da cui far decorrere la sospensione delle operazioni di gioco.

Ho ha aggiunto inoltre che il governo di Macao è consapevole dell'impatto negativo che la decisione avrà sulle società e sull'economia della città, ma "prevenire la diffusione del nuovo coronavirus è ora la priorità".

Con gli ultimi due casi confermati, sale a dieci il conteggio dei contagiati in città e c'è stato anche un episodio di trasmissione del virus da uomo a uomo.
"Il nono caso di infezione che abbiamo riguarda una persona impiegata in un casino resort e che si trovava nello stesso ambiente con altri dipendenti, o su una navetta del casinò, o all'interno della mensa. Questo è preoccupante". Il caso si è verificato al Galaxy Hotel, parte del compesso Galaxy Macau gestito da Galaxy Entertainment Group Ltd sulla striscia di Cotai, e riguarda una donna di 29 anni.

Invitare gli operatori di casinò a sospendere i loro affari è stata una decisione "difficile", ha proseguito l'amministratore delegato, ma, considerando l'attuale rischio relativo alla diffusione del nuovo coronavirus,il governo di Macao incoraggerebbe anche la riduzione di tutte le altre attività commerciali in città.
Nell'incontro con gli operatori del casinò per discutere di una sospensione di mezzo mese delle operazioni di gioco, il governo di Macao esorterà le società a non ridurre gli stipendi dei loro dipendenti e a non imporre licenziamenti. "Chiederemo agli operatori di casinò di adempiere alle loro responsabilità sociali".

Supponendo che la situazione - per quanto riguarda l'attuale diffusione del nuovo coronavirus - "si stabilizzi" in seguito alla prevista sospensione di mezzo mese dei casinò della città, le attività potranno riprendere.
 
Ho anticipa inoltre che la sua amministrazione ha previsto un deficit fiscale per quest'anno e che ci saranno perdite di entrate legate al gioco legate alla sospensione dell'attività dei casinò. "Altre industrie contribuiscono solo a una piccola parte delle nostre entrate fiscali e abbiamo ancora programmi di aiuto per sostenere le nostre piccole imprese. Ma abbiamo sufficienti riserve fiscali per sostenere l'economia della città".

Ho ha anche sottolineato che la sua amministrazione non intende "chiudere i posti di blocco alle frontiere" della città, considerando che questi canali devono rimanere aperti per il pendolarismo di molti addetti alle pulizie e alla sicurezza impiegati a Macao e per la fornitura di cibo per la città.

Ma a partire da oggi, martedì 4 febbraio, tutti i servizi di traghetto tra Macao e Hong Kong, incluso l'aeroporto di quella città, sono stati sospesi fino a nuovo avviso. Il ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao è l'unico valico di frontiera attualmente in funzione tra Macao e Hong Kong, dopo che il governo di Hong Kong ha annunciato lunedì che quasi tutti i valichi di frontiera di quella città sarebbero stati chiusi.

Intanto, Hong Kong ha confermato il primo decesso legato al coronavirus, il secondo al di fuori della Cina continentale. La prima morte fuori dalla Cina è stata confermata domenica dalle Filippine. A partire da martedì mattina, sono stati segnalati oltre 20.600 casi e 427 decessi, con la maggior parte di quelli segnalati - oltre 20.400 - nella Cina continentale.

 

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