skin

Casinò in Georgia, i legislatori ci riprovano

14 gennaio 2020 - 12:11

Torna d'attualità la possibilità di legalizzare i casinò in Georgia, uno tra i dieci stati Usa che non li hanno.

Scritto da Vg
Casinò in Georgia, i legislatori ci riprovano

La Georgia è uno dei dieci stati Usa che non ospita un casinò terrestre, ma questo dato di fatto potrebbe cambiare nel prossimo futuro a seguito di una rinnovata spinta da parte dei legislatori a concentrarsi sull'espansione del gioco d'azzardo.

Più di 200 residenti si sono presentati ad un'audizione pubblica sull'espansione del gioco lo scorso giovedì all'Atlanta Motor Speedway. Il comitato speciale per la crescita economica, composto da 15 rappresentanti statali, ha ospitato l'audizione per raccogliere contributi dalla comunità locale.

I legislatori della Georgia hanno esaminato la questione l'anno scorso, ma l'hanno rimandata al 2020, dopo che un panel del Senato incaricato di studiare gli effetti del gioco d'azzardo ha deciso di ritardare la formulazione di raccomandazioni in materia.
Secondo i media locali, durante l'ultima sessione legislativa, il governo statale aveva molti soldi, ma ora le casse si stanno esaurendo. Alcuni ritengono che i legislatori siano dunque più aperti all'espansione del gioco al fine di finanziare i programmi del governo.

Per superare l'espansione del gioco d'azzardo in Georgia, sarebbe necessario un emendamento alla Costituzione dello Stato, che richiederebbe un referendum pubblico.
Il portavoce dei repubblicani David Ralston ha dichiarato all'Atlanta Journal Constitution che vuole vedere passare la misura in questa legislatura in modo che alla fine la gente abbia l'ultima parola in merito.
"Ci fidiamo abbastanza dei georgiani da lasciar prendere loro la decisione?", chiede il politico. "Abbiamo parlato di questo problema per anni. Uno di questi giorni, o dovremo smettere di parlarne, lo lo dovremo votare. Bisogna in qualche modo uscirne fuori".

Dato che i casinò hanno bisogno di un emendamento costituzionale, ci vorrebbe una maggioranza dei due terzi sia alla Camera che in Senato prima che i cittadini andare alle urne.

Articoli correlati