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Scandalo casinò in Giappone, gli operatori tremano

07 gennaio 2020 - 15:31

Il recente scandalo relativo a mazzette a legislatori pro-casinò potrebbe mettere a rischio il sogno degli operatori di aprire dei resort in Giappone.

Scritto da Mc
Scandalo casinò in Giappone, gli operatori tremano

A seguito degli arresti di diverse personalità politiche di alto rango in Giappone accusati di aver corrotto tangenti in relazione ai resort casinò, potrebbe benissimo essere la fine di una tale realtà.
Durante il fine settimana l'ex ministro della Difesa giapponese Takeshi Iwaya è stato accusato di aver ricevuto una bustarella da 500.com, l'enorme operatore della lotteria coinvolto nella procedura di offerta per un resort integrato. Iwaya nega qualsiasi accusa, tuttavia, insieme ad altri quattro legislatori, tutti del Partito liberale democratico al potere (Ldp) e che servono tutti nella Camera bassa della legislatura del paese, sembra molto difficile che il processo di offerta continui attualmente.
Indipendentemente dal fatto che siano tutti colpevoli o meno, la popolazione giapponese, che era già leggermente contraria ai resort casinò, secondo i più recenti sondaggi considera ora questo processo come truccato e presume che sia solo una fonte di guadagno per politici di alto rango.
In effetti, tutti gli accusati erano a sostegno dei resort integrati al momento di votare in proposito in Parlamento.
Alcuni osservatori della regione coinvolti nel settore del gioco d'azzardo hanno detto a iGaming Post che, "nella migliore delle ipotesi questo ritarderà il processo di offerta per diversi anni e potrebbe eventualmente annullare l'intero sistema se ci fossero dei colpevoli".

In notizie correlate allo scandalo giapponese, il direttore generale cinese del gruppo di scommesse sportive 500.com ha annunciato che si sta temporaneamente sospendendo dall'incarico mentre le indagin sono in corso.
Pan Zhengming, amministratore delegato di 500.com, lascerà la sua posizione che include anche un posto nel consiglio di amministrazione, fino al completamento di un'indagine interna.

 

 

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