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Canarie: Psoe e Podemos insieme contro vendita casinò

12 agosto 2019 - 15:47

Con un accordo siglato tra le due forze politiche presentata la mozione di censura sull'operazione lanciata dalla precedente giunta sui casinò delle Canarie. 

Scritto da Vincenzo Giacometti
Canarie: Psoe e Podemos insieme contro vendita casinò

Il Partito Socialista (Psoe) ha concordato con Si Podemos Canarias di analizzare le possibili alternative alla vendita dei tre casinò di proprietà del Cabildo de Tenerife. Nell'accordo siglato dalle due forze politiche congiunte, viene preso l'impegno di presentare una mozione di censura contro il nazionalista Carlos Alonso, nella quale si stabilisce che tutte le informazioni sul processo di vendita di questa società pubblica devono essere raccolte per analizzare il momento procedurale individuato nel programma di cessione, così come i dati di fattibilità economica di queste società, per valutarne la continuazione.

Sebbene il presidente insulare, Pedro Martín, abbia già spiegato di non sapere se questa operazione possa essere annullata, si tratta di uno dei problemi su cui Sì Podemos Canarias ha presentato una battaglia contro la precedente società insulare, accusando il team governativo di eliminare i tre casinò pubblici in vendita con un prezzo molto inferiore a quello reale, qualcosa che hanno riferito alla giustizia.

Tuttavia, il vicepresidente del Cabildo, Enrique Arriaga, ha già annunciato che nel patto che ha firmato con il Psoe c'è l'impegno a operare una razionalizzazione del settore pubblico insulare, proseguendo con i piani di ristrutturazione di società in cui la capitale dell'isola è la maggioranza.
Un piano di riorganizzazione del settore pubblico che può portare all'attrito tra le tre parti che hanno sostenuto la mozione di censura, quindi Arriaga ha già avanzato la sua volontà di cercare il sostegno di altre parti per farla progredire.

L'analisi della vendita dei casinò è però solo uno dei punti inclusi in questo accordo firmato da Psoe e Sí Podemos Canarias, svelato dal quotidiano El Dia, che riunisce i principali assi di azione nel Cabildo tinerfeño durante i prossimi anni. Divisa in 10 sezioni, l'analisi della vendita dei casinò è inclusa in quella relativa alla “Partecipazione dei cittadini e Rigenerazione democratica”, in cui viene anche concordata la diagnosi del grado di trasparenza dell'istituzione, l'attuazione dei processi partecipativi dei cittadini o la revisione del modello di partecipazione. Con un riferimento anche alle dipendenze. Per quanto riguarda il miglioramento delle cure per le persone con patologie di questo tipo, il documento accetta di richiedere al governo delle Canarie di approvare accordi differenziati per le isole, l'impulso alla costruzione di nuove residenze e l'aumento dei luoghi dedicati.

DAL GOVERNO INSULARE PORTA APERTA A PODEMOS - La portavoce del gruppo socialista nel Cabildo de Tenerife, Marián Franquet, non esclude che i tre direttori di Podemos possano entrare nel governo dell'isola, che è attualmente composto dal Psoe e da due consiglieri che sono stati però espulsi dai cittadini, proprio per appoggiare la mozione di censura che le tre parti hanno firmato congiuntamente contro il nazionalista Carlos Alonso, che ha finito per rendere Pedro Martín (Psoe) presidente dell'istituzione. Nonostante l'approccio che esiste in questo momento sul tavolo è che Sì Podemos Canaries rimane nell'opposizione e possono contare sul loro supporto esterno per svolgere le questioni in Aula, non rifiutano che la situazione possa cambiare

I responsabili del nuovo dirigente del Cabildo de Tenerife hanno anche valutato la possibilità di raggiungere accordi con altre forze politiche con piena rappresentanza per realizzare alcune iniziative nel corso del periodo.

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