Bienkowska: 'Gioco, Stati liberi nella regolamentazione'

"La Commissione riconosce le gravi conseguenze sociali e sanitarie del problema del gioco d'azzardo. Tuttavia, nonostante l'esistenza di alcuni studi sul gioco d'azzardo problematico, è generalmente riconosciuto che è difficile valutare la prevalenza dei disturbi del gioco d'azzardo e il loro impatto economico e sociale".

Lo afferma il commissario europeo Elzbieta Bienkowska, nel rispondere all'interrogazione presentata dall'eurodeputato rumeno Ivan Catalin Sorin.

Il commissario torna a ricordare che "non esiste una normativa Ue specifica per settore sul gioco d'azzardo. Gli Stati membri sono liberi di regolamentare le attività di gioco d'azzardo purché siano in linea con le norme sul mercato interno stabilite dal Trattato e interpretate dalla Corte di giustizia dell'Ue.
Ciononostante, la raccomandazione della Commissione del 14 luglio 2014 sui principi per la tutela dei consumatori e dei giocatori dei servizi di gioco d'azzardo online e per la prevenzione dei minori dal gioco d'azzardo online contiene raccomandazioni in settori quali il supporto dei giocatori, il timeout e l'autoesclusione. Incoraggia gli stati membri a raccogliere dati statistici, tra gli altri, sul numero di giocatori autoesclusi e coloro che subiscono un disturbo del gioco d'azzardo".

Inoltre "la Commissione sostiene gli Stati membri nei loro sforzi in corso per modernizzare i loro quadri giuridici nazionali sul gioco d'azzardo online. Ha facilitato lo scambio di informazioni e buone pratiche tra le autorità nazionali di regolamentazione del gioco d'azzardo, in particolare attraverso discussioni nel gruppo di esperti sui servizi di gioco d'azzardo online. Ha inoltre facilitato la conclusione di un accordo di cooperazione amministrativa tra tali autorità di regolamentazione, che prevede ad esempio lo scambio di informazioni sui risultati di indagini e studi condotti dalle autorità di regolamentazione in materia di disturbi del gioco d'azzardo e dipendenze dal gioco d'azzardo".