Snalc: 'Prima che di Ccnl, si parli della crisi di Campione'

La discussione sul contratto collettivo nazionale di lavoro dia la precedenza a quella sulla situazione che vive il Casinò Campione d'Italia e l'intera comunità, a seguito della chiusura, lo scorso 27 luglio, della Casa da gioco. Questa la richiesta a Federgioco e a Fipe del sindacato Snalc che, per voce del segretario nazionale Christian Toini "facendo seguito alla vostra del 19 settembre 2018 in cui convocate un incontro per proseguire la trattativa del Ccnl, visto il fallimento del Casinò Municipale di Campione d’Italia", chiede "una modifca specifca dell’ordine del giorno per dare priorità alla situazione gravissima che riguarda una delle quattro Aziende che voi rappresentate".

In realtà, la convocazione non è articolata per punti all'ordine del giorno, ma si limita a convocare Slc Cigl, Fisascat Cisl, Uilcom Uil, Ugl Terziario, Savt, Snalc Cisal, Libersind Confsal, Rlc e Siam per il 4 ottobre negli uffici romani della Fipe, "al fine di proseguire il confronto avviato nella riunione dell'11 luglio", ma il senso è comunque molto chiaro.

L'IMPEGNO DI FEDERGIOCO - In effetti, la chiusura della Casa da gioco (successiva all'ultimo incontro sul Ccnl) apre nuovi e preoccupanti scenari, che Federgioco ha già affrontato, sia attraverso un consiglio direttivo tematico, ospitato proprio al Casinò Campione (prima della chiusura), che attraverso la ripetuta richiesta di incontro al vice premier (nonchè ministro dell'Interno, quindi il più direttamente competente sulle Case da gioco) Matteo Salvini, che, infine, partecipando alla conferenza stampa convocata dall'allora sindaco Roberto Salmoiraghi per fare il punto sugli sviluppi della complicata situazione.

L'ARRIVO DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO - Intanto, dopo le dimissioni di Salmoiraghi, si è insediato in Comune il commissario prefettizio. Si tratta di Giorgio Zanzi, ex prefetto di Varese, in pensione da febbraio scorso.