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Caon: 'Governo decida su casinò e case chiuse'

29 marzo 2019 - 11:15

Il deputato di Forza Italia Roberto Caon spiega le finalità del suo disegno di legge delega al governo in materia di casinò e case chiuse.

Scritto da Anna Maria Rengo

“È inutile presentare un disegno di legge che poi viene stravolto. Meglio che sia il governo a decidere, tenendo conto della necessità di risolvere il problema della scarsissima natalità in Italia”. Il deputato di Forza Italia Roberto Caon spiega così le motivazioni che l'hanno spinto a presentare un disegno di legge delega al Governo in materia di istituzione di nuove case da gioco, disposizioni concernenti la disciplina dell’esercizio della prostituzione e destinazione dei relativi proventi al finanziamento di misure in favore della famiglia.

“Dobbiamo pensare al nostro Paese, che senza natalità non può avere futuro, e stanziare dei fondi in suo favore. Ma siccome le casse dello Stato su questo fronte non sentono, troviamo una provvista in nuove fonti, incentivando il turismo attraverso l'utilizzo del sistema dei casinò. Dalle mie parti (Caon è di Vigonza, in provincia di Padova Ndr) ci sono autobus che portano i giocatori nei casinò di Croazia, Slovenia, Austria.... io la chiamo esportazione di capitali all'estero. In più abbiamo un'attrazione turistica eccezionale, ma ci sono alcune realtà, penso ai cinesi, che se non hanno un'offerta di gioco non prendono neanche in considerazione una meta o un tipo di alloggio. E allora, perché non usufruire di questi flussi turistici? Capisco le perplessità che ci possono essere ma il gioco c'è, esiste, è una motivazione personale, il non farsi male con esso, e dobbiamo sfruttare questa possibilità, creando posti di lavoro e turismo in luoghi che oggi sono poco tenuti in considerazione o che fanno fatica ad alimentarsi”.

Praticamente, fermo restando che il suo è un disegno di legge delega, come dovrebbe essere organizzato il sistema dei nuovi casinò in Italia?

“La mia proposta è di creare una griglia sulla base della quale chi ha determinate caratteristiche può chiedere il permesso di aprire Casinò, con competenze affidate al Viminale, al Mise e al ministero del Turismo. Penso per esempio che quelle località che avevano dei casinò storici siano in possesso delle caratteristiche per poterli riaprire”.

Ma la proposta di Caon è più strutturata. “Prevedo infatti anche di riaprire le case chiuse, il tutto sotto il controllo del Viminale, del Mise e del ministero della Sanità. Anche in questo campo sappiamo che esistono i cosiddetti viaggi del piacere, di gente che non si sa dova vada e che poi riporta anche a casa dei problemi, peraltro costosi, di carattere sanitario. Anche questa è una forma di esportazione di capitali all'estero. Nei paesi del nord Europa la prostituzione, attività già contemplata nella Bibbia, e i casinò sono normati, perché non fare altrettanto anche noi, se vogliamo stare in Europa e non ai suoi margini? Capisco che si tratta di due cose che chi ha un altro modo di pensare può ritenere non eccezionali, ma la loro normazione è per un fine nobile: devolvere i soldi a favore di quelle famiglie che hanno acceso un mutuo e che non posso permettersi di avere figli, levare l'Iva ai prodotti dell'infanzia e del dopo infanzia, concedere un bonus bebè che consenta un cambio di passo alla natalità, avere asili nido e libri gratuiti fino alla laurea. So che questa mia proposta farà discutere, ma ho la corazza pronta”.

 

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