skin

Casinò Campione, l'Au: 'Situazione grave, Ooss centrali intervengano'

03 febbraio 2018 - 09:37

L'amministratore unico del Casinò Campione d'Italia, Marco Ambrosini, scrive alle Ooss e chiede l'intervento dei livelli centrali.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Campione, l'Au: 'Situazione grave, Ooss centrali intervengano'

Una richiesta di intervento sulle organizzazioni sindacali in seno alla Casinò di Campione Spa. La avanza l'amministratore unico della Casa da gioco, Marco Ambrosini, che in una lettera alle Ooss "desidera portaare a conoscenza " delle confederazioni, "a livello centrale, la grave situazione di difficoltà economico-finanziaria, organizzativa e sindacale in cui versa attualmente la Società".
L'Au evidenzia che "dopo anni di tensioni finanziarie conseguenti a squilibri tra costi e ricavi, con perdite consistenti di bilancio a partire dall'anno 2012, che hanno portato anche alla stipula di un accordo di solidarietà con i lavoratori, con previsione di una riduzione dell'orario di lavoro e della relativa retribuzione (accordo la cui scadenza è prevista nel corrente mese di febbraio), la situazione si è resa drammatica a seguito dell'istanza di fallimento proposta dalla Procura della Repubblica di Como nei confronti della Società". La data dell'audizione prefallimentare è fissata al 12 marzo "ma nel frattempo, per scongiurare tale gravissimo evento, che condurrebbe alla cessazione dell'attività della Società e alla conseguente risoluzione di tutti i contratti di lavoro dei dipendenti, occorre presentare al Tribunale un idoneo piano di risanamento della Società, che preveda, al contempo, la riduzione dei costi e l'incremento dei ricavi".

Ambrosini fa notare che "i rapporti con le molteplici rappresentanze sindacali in seno alla Società ove, accanto a una Rsu aziendale, figura una diversa Rsa, hanno comportato la difficoltà di instaurare un dialogo proficuo con le organizzazioni sindacali per un'intesa comune, atteso che la Rsu rifiuta di partecipare a tavoli di trattative che si tengano anche in presenza della Rsa. Un siffatto stallo nella ricerca di iniziative e soluzioni utili a contemperare le esigenze dei lavoratori con la pressante situazione economico-finanziaria dell'azienda comporta la conseguenza che, in vista dell'udienza dinanzi al Tribunale di Como per l'audizione pre-fallimentare, sarà impossibile presentare un piano serio e concreto che, in un'ottica generale di contenimento delle spese sostenute dall'azienda, preveda anche una diversa confidurazione delle prestazioni lavorative dei dipendenti e delle connesse spese di retribuzione, che pure incidono in maniera rilevante sull'attuale assetto finanziario della Società".
L'amministratore unico chiede pertanto che "a livello centrale, venga svolto un intervento urgente per richiamare l'attenzione e la sensibilità delle organizzazioni sindacali a livello locale e provinciale perché vogliano sedersi a un tavolo di trattativa comune al fine di ricercare un'intesa che valga a scongiurare le gravissime conseguenze che si prospettano in ordine al futuro dell'azienda".

 

Articoli correlati