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Casinò: grande è bello, almeno negli Usa

20 gennaio 2020 - 11:04

Il settore dei casinò statunitensi sta conoscendo un momento rivoluzionario, con tante fusioni in corso.

Scritto da Amr
Casinò: grande è bello, almeno negli Usa

Su tutte, l'acquisizione da parte di Eldorado di Caesars Entertainment, che ne farà il più grosso operatore di casinò degli Stati Uniti per numero di proprietà gestite.
Se in Italia e in Europa il settore dei casinò sonnecchia, o perlomeno è concentrato su specifiche e individuali problematiche, l'industria degli Stati Uniti si caratterizza da una rapidissima evoluzione, soprattutto sul fronte delle fusioni e delle acquisizioni, a dimostrazione del fatto che, almeno negli States, piccolo non è bello e che economie di scala e investimenti milionari se non addirittura miliardari hanno ancora ottime chance di avere un ritorno.

C'è da dire che negli ultimi anni l'industria dei casinò d'Oltreoceano ha potuto godere di un vero e proprio boom, derivante principamente dall'introduzione prima del gioco online in diversi stati federali, e poi dalla “caduta” della Paspa, la legge che vietava le scommesse e che è stata dichiarata incostituzionale, aprendo la strada alla loro legalizzazione in un numero crescente di stati. Da qui la nascita di due nuovi mercati, che hanno sottratto preziosa linfa vitale agli operatori offshore, e che stanno sostenendo fortemente i business dei casinò e degli stati e comunità che li ospitano.

Ha motivo di essere soddisfatta l'American gaming association, che ha combattutto una battaglia annosa per convincere i legislatori e in primis dell'importanza dell'industria dei casinò dal punto di vista occupazionale ed economico, ma anche della necessità di porre fine a storici veti, quello al gioco online appunto (anche se non tutti gli operatori lo vedono di buon occhio, basti ricordare le decise prese di posizioni contrarie del numero uno di Las Vegas Sands, il battagliero Sheldon Adelson) e, soprattutto, quello alle scommesse sportive.

Bisogna ammettere, vista da fuori, che l'attività di lobby di suasion dell'Aga, per la quale sono stati dispiegati imponenti mezzi, ha portato ai suoi frutti. Unita e determinata, ha raggiunto a risultati anche in termini di corretta percezione da parte dell'opinione pubblica, che mai prima come accade invece ora, vede favorevolmente il gioco da casinò come un modo accettabile di intrattenersi, oltre che come un mezzo di promozione del territorio e un partner affidabile.

Purtroppo, è difficile fare delle similitudini tra gli States e il Bel Paese. Troppe diversità storiche, politiche e culturali si oppongono a facili accostamenti. Tuttavia, fare fronte unito nei confronti dell'”altro” è sempre una strategia vincente. Visto e considerato che il tema dell''accettabilità del gioco (non solo da casinò, ma tutto quello che prevede vincite in denaro) è sentito e critico anche in Italia, e vede come “altro”, così come negli Stati Uniti, sia l'opinione pubblica che il legislatore.

 

 

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