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Campione d'Italia, il tempo (quasi scaduto) delle risposte

18 novembre 2019 - 10:33

Il Governo giallorosso sta mostrando attenzione a Campione d'Italia, ma il tempo delle risposte è quasi scaduto.

Scritto da Anna Maria Rengo
Campione d'Italia, il tempo (quasi scaduto) delle risposte

Nonostante qualche sparuto ottimista, le parole del viceministro dell'Economia Antonio Misiani non hanno lasciato margini a chi sperava in una proroga, circa l'ingresso di Campione d'Italia nel territorio doganale dell'Unione europea: non ci sono i tempi tecnici per chiederla alla Commissione europea. Lo si sarebbe dovuto fare prima, da parte del Governo gialloverde.

E ora si può solo cercare di creare meno disagi possibili, e risolvere tutte le problematiche connesse all'installazione di una dogana all'arco di ingresso a Campione d'Italia. Insomma, la parola "fine" a una vicenda, quella della proroga, che ha vissuto qualche pagine di "speranza", anche se la direttiva comunitaria e il suo regolamento attuativo hanno origini non di oggi, e probabilmente, da parte di chi vedeva inizialmente di buon occhio il fatto che a Campione si smettesse di pagare l'Iva svizzera, erano stati sottovalutati altri aspetti, che balzano ora agli occhi di tutti, alimentando preoccupazioni già esponenziali.

Ma dogana o non dogana, come sottolineato nell'incontro in prefettura della scorsa settimana dal sindacalista della Uilcom Matteo Guanzioli Lombardo, il "vero" problema, quello da scrivere a caratteri cubitali, è la chiusura del Casinò. Se non fosse successo questo fatto epocale, qualsiasi cosa si sarebbe potuta affrontare. E senza risolvere "questo" problema, tutto diventa secondario e tutto impossibile, visto che la comunità è stremata e, purtroppo, non ha ancora individuato una via alternativa da percorrere, qualora la riapertura della struttura non sia praticabile o, comunque, troppo in là nel tempo per consentire una sopravvivenza ogni giorno più difficile.

Non si vuole dunque sottovalutare l'ingresso di Campione nel territorio doganale Ue, che rappresenterà certamente una rivoluzione per la quotidianità di ciascuno, e per la quale si sta già lavorando con il disegno di legge di bilancio 2020-2022, al momento all'esame della quinta commissione Bilancio del Senato. Ma il governo Conte 2, che si sta mostrando (probabilmente grazie all'ingresso del Pd nella compagine di maggioranza, lasciatecelo dire) attento nei confronti della piccola ma strategica exclave italiana in terra svizzera, deve dare soprattutto risposte a questa tematica. Magari, anche una risposta priva di appigli di ottimismo come quella data sulla proroga doganale. Ma un punto fermo su cui ripartire bisogna darlo, per restituire dignità, se non a Campione, all'avamposto italiano che abbiamo in Svizzera.

 

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