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Campione d'Italia, il tempo delle risposte

14 ottobre 2019 - 10:30

Il destino di Campione d'Italia potrebbe essere presto conosciuto: l'auspicio è che il governo lo scriva attraverso Dl fiscale e Manovra 2020.

Scritto da Anna Maria Rengo
Campione d'Italia, il tempo delle risposte

Finalmente qualcuno ha trovato il tempo, il coraggio, la volontà, la sensibilità... mettete voi il sostantivo che più vi aggrada. Fatto sta che per la prima volta, da quel drammatico 27 luglio 2018, qualcuno del governo in carica si è fatto vedere a Campione d'Italia. Il vice ministro dell'Interno Matteo Mauri, che venerdì 11 ottobre ha incontrato il commissario prefettizio Giorgio Zanzi e le organizzazioni sindacali attive sia presso il Casinò che presso il Comune. Certo, non ha portato soluzioni miracolose, a cui in pochi, per quanto disperati, avrebbero potuto credere. Ma almeno ha assicurato un impegno fattivo sui fronti urgentissimi sui quali occorre intervenire: riapertura casinò, tenuta dei servizi al territorio e prossimo ingresso di Campione dello spazio doganale dell'Unione europea.

Ora, le speranze sono puntate sugli strumenti di legge disponibili: in particolare sul decreto fiscale di prossima approvazione da parte del consiglio dei ministri (deve essere inviato alla Commissione europea a Bruxelles entro la mezzanotte di martedì 15 ottobre) e che è collegato alla Manovra 2020, anch'essa in fase di predisposizione da parte del governo e, più in dettaglio, del ministero dell'Economia e delle Finanze.
A Campione servono infatti un mix di due elementi, per non essere lasciato alle decisioni dei tribunali amministrativi e all'interesse dei privati (che peraltro si scontrano con dei limiti oggettivi): la volontà politica di intervenire e, come detto, norme che consentano all'intero territorio di risollevarsi e di avere una qualsiasi prospettiva futura rispetto al vuoto attuale.

C'è motivo di credere e di sperare che Mauri non avesse alcun interesse a fare la passerella di turno a Campione d'Italia: non è assolutamente più tempo di mostrarsi così tanto per fare, pena un imbarazzante effetto boomerang, ma di fare. E il Governo Conte 2 sembra finalmente avere trovato la determinazione di farlo. Bisogna ammetterlo, anche grazie all'entrata nella compagine del Pd, che quando sedeva sui banchi parlamentari della minoranza aveva chiesto più volte a Movimento 5 Stelle e Lega di intervenire celermente.
Ora, questa forza prima d'opposizione e poi di governo, sembra ricordarsi di quanto diceva qualche mese fa e di comportarsi di conseguenza. Forse, visto che alla fine contano i fatti, la “fine” è appunto vicina: i provvedimenti che andranno e delineare il bilancio statale per l'anno venturo, e tutte le misure a esso collegate.

 

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