skin

Casinò Campione, l'eterna attesa tra dubbi e delusioni

28 gennaio 2019 - 08:33

Gli ex dipendenti del Casinò Campione d'Italia ancora in attesa della nomina del commissario straordinario: il governo dia risposte subito.

Scritto da Anna Maria Rengo

La risposta del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon all'interrogazione di Chiara Braga deve suscitare non solo la reazione delusa della deputata del Pd, ma anche la preoccupazione degli ex dipendenti del Casinò Campione d'Italia.
In maniera vaga ma forse anche molto realistica, Durigon si è infatti limitato a esprimere l'auspicio che il Casinò possa riaprire, grazie agli interventi normativi fatti dal governo attraverso il decreto fiscale e la legge di Stabilità. Un auspicio, appunto. Nessuna certezza, visto il destino della Casa da gioco dipende da norme di legge ed è gravato da una pesante situazione debitoria, quella accumulata dalla vecchia società di gestione dichiarata fallita lo scorso 27 luglio.
Ma intanto, un primo passo va compiuto. Subito. Immediatamente. Visto che i termini di legge sono già scaduti.

Fino a quando non si nominerà il commissario straordinario ad hoc, che dovrà appunto studiare "come" riaprire il Casinò, la situazione è destinataa restare in un drammatico stand by. Chi può e vuole, resta ad aspettare l'evolversi degli eventi. Per gli altri, c'è la corsa al "si salvi chi può". Molto probabilmente non a Campione, visto che le proposte complementari o alternative alla riapertura del Casinò, come quella del deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò di far diventare l'enclave un polo all'avanguardia per quanto attiene la tecnologia blockchain, non appaiono di immediata attuazione.

Campione e i campionesi non possono più aspettare. Questa è una constatazione oggettiva, su una comunità economicamente e socialmente distrutta, in balia e in attesa di eventi i cui autori sono lontani anche geograficamente.
Se la nomina del commissario non c'è stata ancora, è evidente che qualcosa si è inceppata. Il problema è che non percepirà compenso? O forse si attende la sentenza della Corte d'appello sui reclami contro il fallimento, motivo che risulta indebolito dal fatto che il commissario, come specificato da Durigon, potrà anche elaborare un programma di risanamento dell'attuale gestore? O le due anime del governo stanno litigando su chi assumerà questo strategico per quanto gratuito incarico?
Vogliamo essere ottimisti e formulare due altre ipotesi. C'è stato solo un lieve slittamento dei tempi, e a ore il premier Conte ufficializzerà la nomina.
La nomina verrà ufficializzata con ritardo, ma nel frattempo il commissario in pectore si è già fatto un'idea chiara del garbuglio dove dovrà mettere le mani e assumerà dunque l'incarico con la soluzione in tasca, o quasi.
Governo, se ci sei, anzi visto che ci sei: batti un colpo.

 

Articoli correlati